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Corvée

"Durante il periodo del feudalesimo, in Francia, con il termine “Corvée” si andavano a indicare le prestazioni che i vassalli o gli schiavi rendevano al proprio signore, mettendo lui a disposizione giornate di lavoro gratuito, che solitamente erano impiegate per la coltivazione delle terre padronali.
Nei secoli, proprio grazie alle corvée, in Val di Cembra i vassalli hanno realizzato oltre quattrocento chilometri di terrazzamenti, costituiti da muretti a secco con cui di fatto è stato salvato un patrimonio unico al mondo, rappresentato da un’area che dai 250 metri di Mosana porta a Faver, fino a mille metri di altitudine sul livello del mare.
È in questo scenario che si incontrano i 14 ettari vitati della realtà di “Corvée”, il cui nome prende ispirazione proprio dal lavoro degli schiavi e dei vassalli.
Una società cooperativa, quella di “Corvée”, che nel segno della massima sostenibilità va a riunire un gruppo di otto viticoltori trentini, con l’intento di andare a creare una realtà capace di valorizzare tutto il potenziale del territorio ancora rimasto inespresso.
Si parte allora con delle basi ben precise e con degli intenti rispettati al massimo, per cui già nel vigneto mai è messo in discussione l’equilibrio di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità. Adottando precise scelte agronomiche, ogni pianta viene condotta e allevata così da poter arrivare a vendemmiare grappoli qualitativamente impeccabili, che quindi dopo la lavorazione si trasformano puntualmente in vini altrettanto eccellenti.
In cantina, le uve degli otto soci conferitori sono lavorate sempre nel segno dei massimi standard e sempre nel massimo rispetto delle peculiarità della materia prima, per cui l’obbiettivo principe rimane quello di valorizzare tutto quando la stagione e il territorio sono stati in grado di raccontare nel frutto.
Si parte allora con il “Portegnàc” Müller Thurgau, per proseguire con il “Salesà” Sauvignon, con il “Cór” Pinot Bianco, con “Corvàia” Pinot Grigio, con il “Roré” Chardonnay, con il “Viàch” ancora Müller Thurgau, e chiudere con “Òm” Pinot Grigio e con “Quaràs” Chardonnay: sono tutti vini, quelli che rimandano al nome “Corvée”, frutto dell’amore per il territorio e della passione per le proprie vigne. Etichette che raccontano il più bel lato enologico della Val di Cembra.
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