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I vini argentini e le loro particolarità


L’Argentina rappresenta probabilmente il paese vitivinicolo più rilevante dell’America del Sud, una realtà in continua espansione, oggi famosa per i suoi tipici vini rossi di carattere. I vini argentini sono molto apprezzati e premiati anche in Europa e nel resto dell’America, e rappresentano un’importante attrattiva per i produttori e i consumatori.

La vite in Argentina è arrivata con i primi coloni spagnoli nel 1541: furono quest’ultimi il fondamento dell’attuale viticoltura argentina, poiché costruirono da subito dighe e canali d’irrigazione, indispensabili per la coltivazione della vite, a causa del clima molto caldo e secco. In Argentina si trovano i vigneti con le altitudini più elevate al mondo.

Le dieci regioni vitivinicole dell’Argentina sono concentrate sulla parte occidentale, all’interno, tra la valle di Cafayate al nord e la Patagonia al sud. Il vitigno più importante del paese è il Malbec, mentre il più diffuso è la Bonarda, seguito da Criola e Cereza. Sono stati introdotti anche i vitigni internazionali, quali Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot. Il vitigno a bacca bianca più rappresentativo è il Torrontés, seguito dal Moscato. Esistono anche grandi quantità di Pedro Ximénez e Moscato d’Alessandria. Si può affermare tuttavia che lo Chardonnay rappresenti il vitigno più promettente dal punto di vista qualitativo.

Ma come sono i vini argentini? I vini ricavati dai vitigni del Cabernet Sauvignon, Ceresa, Criolla, Merlot, Syrah, sono vini rossi, ricchi di tannino e con un colore molto intenso, grazie al clima caldo e alla luce del sole. Molti produttori sono arrivati dall’Italia e hanno portato un po’ del nostro Paese in Argentina. Possiamo trovare infatti anche vitigni come il Sangiovese, oppure grazie ai piemontesi che si sono stabiliti nella zona di Mendoza, ai piedi delle Ande, troviamo il vino prodotto con i vitigni piemontesi. Fra i vini bianchi argentini è in ascesa la varietà autoctona Torrontés, prodotti nella famosa regione de La Rioja.

I territori vitivinicoli dell’Argentina

I migliori vini argentini nascono in varie regioni del Paese. L’Argentina ha un territorio molto vasto e differenziato nel clima. Ci sono ampie vallate, pianure, montagne, o colline, e le regioni vinicole formano una fascia ai piedi della catena montuosa delle Ande che si estende nella parte ovest, da nord a sud. In questi anni, i produttori di vino hanno ampliato sempre di più le aree vitate, visto il grande successo del vino argentino, cercando il freddo delle latitudini meridionali o l'influenza dell’oceano.

In Argentina è possibile trovare vigneti in alta quota, anche a 3000 metri sul livello del mare, a ridosso delle Ande, oppure nelle pianure della Patagonia, fino ai margini dell'Oceano Atlantico: ecco perché i vini argentini offrono una gamma infinita di sapori che riflettono l'identità di ogni regione. La grande varietà del territorio offre quindi vini di altissima qualità enologica con la particolarità che ogni vino ha un carattere distintivo e un proprio profilo.

Mendoza, San Juan e La Rioja: le regioni del vino argentino

I migliori vini rossi argentini nascono a Mendoza, il cuore della viticoltura in Argentina: con i suoi 144 mila ettari distesi su 5 distretti, rappresenta la regione più importante nonché la più estesa. Quest’area si suddivide in tre zone: Mendoza Nord, Mendoza Est e Mendoza Sud. E’ questo il regno del Malbec, ma anche del Cabernet Sauvignon per i rossi, così come di Chardonnay e Sémillon per i bianchi.

San Juan, situata a nord di Mendoza, è la seconda zona più importante del Paese, con 35,6 mila ettari vitati: qui il clima caldo dà origine a buoni vini da tavola robusti e potenti. La Rioja (da non confondere con quella in Spagna), ancora più a nord, è la terza zona più rilevante dell’Argentina e con i suoi 7 mila ettari rappresenta la zona vinicola più antica del paese.

Le altre regioni argentine hanno una superficie vitata più ristretta, tuttavia alcune di esse vantano una produzione di elevata qualità. Tra queste ci sono Salta, rinomata per i vini bianchi elaborati dalle uve Torrontés, Cafayate, 1.500 ettari di vigneti che danno origine prevalentemente a notevoli vini bianchi da uve Torrontés e grandi rossi da Cabernet Sauvignon, Tannat e Malbec, e Río Negro che, con i suoi 2.200 ettari, rappresenta solo il 3% della produzione vinicola argentina, producendo rossi e bianchi da vitigni internazionali. A Cafayate si trova inoltre uno dei domaine più elevati al mondo: Donald Hess’ Colomé, le cui vigne sono situate tra i 2.400 e i 3.000 metri di altitudine.