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En Primeur

Vini En Primeur

COSA SONO I VINI EN PRIMEUR

Sotto al nome di En Primeur (o Futures, in inglese) si identificano alcuni vini pregiati, tipici dell’area di Bordeaux, acquistabili con largo anticipo rispetto a quando saranno pronti per essere bevuti. In un determinato periodo dell’anno, verso aprile, il vino viene fatto assaggiare agli esperti del settore direttamente dalle botti quando è ancora in maturazione e l’affinamento in barrique delle cuvée di Bordeaux prosegue poi per circa due anni.

Le cantine danno quindi la possibilità di comprare il vino nella primavera successiva alla vendemmia, per poi imbottigliarlo e renderlo disponibile fisicamente dopo 18-24 mesi, quando il cosiddetto élevage in botte è completato.

Sono gli stessi Château a decidere quando far uscire le proprie etichette comunicandolo con pochissimo anticipo alla rete vendite, che quindi dovrà farsi trovare pronta. Un’altra variabile importante è il prezzo che ogni anno cambia in funzione di alcuni fattori come la qualità dell’annata o i volumi prodotti.

Fra i grandi appassionati e i collezionisti di vino c’è grande attesa attorno a questo momento: oltre a esaurire spesso in tempi molto brevi, acquistare un vino En Primeur oggi significa un vero investimento per il futuro in termini di rivendita degli stessi vini che moltiplicano il loro valore con il passare del tempo e quando pronti.

Create più di 200 anni fa dai mercanti inglesi, ghiottissimi appassionati dei vini di Bordeaux, le vendite En Primeur sono state aperte anche ai privati da una quarantina d’anni a questa parte.

È una storia piena di colpi di scena, in cui più volte si è rischiato di non avere accesso ai vini di Bordeaux per come li conosciamo adesso. Bisogna ricordare che il 1900 non è stato benevolo nei confronti dei vigneti francesi.

Dapprima l’invasione della fillossera, già iniziata il secolo precedente, ha decimato le vigne francesi, per poi espandersi in tutta Europa. Solo l’innesto su radice di vite americana, immune al parassita, ha salvato la tradizionale viticoltura europea dal precipizio.

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Dopodiché la guerra, o meglio le guerre hanno visto molte vigne in stato di abbandono. Negli anni ‘70 poi molte famiglie di storici château sono state costrette a vendere per far fronte alla crisi economica.

È così che, da commercio riservato ai negozianti di vino, le cantine hanno deciso negli anni ‘80 di aprire le porte anche al grande pubblico.

Questo sistema ha finanziato gli château, e gli ha permesso di investire in innovazione in vigna e in cantina, portando Bordeaux a essere oggi una delle regioni viticole più avanzate a livello tecnologico e agronomico al mondo.

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