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Che tipo di vino è il Grillo? Storia e caratteristiche - Tannico

Di Redazione


Il Grillo è uno dei vitigni a bacca bianca più rappresentativi della Sicilia, capace di dar vita a vini bianchi eleganti, freschi e minerali. La sua storia affonda le radici nell'800, quando nacque da un incrocio naturale tra due altre uve tipiche siciliane, il Catarratto e lo Zibibbo (o Moscato d'Alessandria).

La svolta degli anni '90: dal Marsala al Grillo in purezza

Per molto tempo il Grillo è stato utilizzato soprattutto per la produzione del vino liquoroso Marsala DOC, grazie alla sua capacità di raggiungere un'elevata gradazione zuccherina mantenendo una buona acidità. A partire dagli anni '90 però, alcuni produttori lungimiranti hanno iniziato a valorizzare il potenziale di quest'uva per la vinificazione in purezza, ottenendo vini bianchi secchi di grande pregio.

Oggi il Grillo è uno dei vitigni più coltivati in Sicilia e dà il suo nome a un vino a Denominazione di Origine Controllata prodotto in tutta la regione. Le uve Grillo possono infatti essere coltivate in tutti i territori della DOC Sicilia e devono essere presenti per almeno l'85% nei vini che riportano questa tipologia varietale in etichetta.

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Terroir del Grillo e stili di vinificazione

I migliori vigneti di Grillo si trovano in zone collinari della Sicilia occidentale, ventilate e luminose. I terreni di elezione sono quelli di medio impasto, né troppo umidi né eccessivamente aridi. Le viti vengono allevate prevalentemente a controspalliera o ad alberello, con una densità di impianto non inferiore ai 3200 ceppi per ettaro. La resa massima consentita dal disciplinare di produzione è di 13 tonnellate di uva (pari a 91 ettolitri di vino) per ettaro.

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La vinificazione del Grillo DOC Sicilia avviene generalmente in purezza, con una pressatura soffice delle uve e una fermentazione a temperatura controllata (circa 18°C) in serbatoi di acciaio inox. In alcune interpretazioni più moderne e complesse, una parte del vino può svolgere la fermentazione o una maturazione in barrique di rovere francese, arricchendosi di sfumature più evolute.

Vino Grillo: le caratteristiche organolettiche

Nel calice il vino Grillo si presenta con un colore giallo paglierino più o meno intenso, con riflessi verdolini. Al naso sprigiona delicati profumi floreali e fruttati, con sentori di agrumi (limone, pompelmo), pesca bianca, mela golden, ginestra, gelsomino ed erbe aromatiche mediterranee come timo e rosmarino. In bocca è fresco, sapido e armonico, con una bella vena minerale e un finale lungo e appagante. Il tenore alcolico minimo previsto dal disciplinare è di 11,5% vol.

Con cosa abbinarlo?

Grazie al suo carattere versatile, il vino Grillo della DOC Sicilia è perfetto per diversi momenti di consumo. È ideale come aperitivo, magari in abbinamento a finger food a base di verdure, formaggi freschi o crostacei crudi. A tavola è l'alleato ideale dei piatti di pesce tipici della cucina siciliana, dai crudi di gamberi rossi di Mazara del Vallo alle zuppe di pesce come la zuppa di cozze e vongole, passando per le fritture di paranza. Si sposa bene anche con risotti delicati, carni bianche come il pollo alla siciliana e formaggi di media stagionatura come la provola dei Nebrodi o il pecorino siciliano.

Il Grillo Sicilia DOC è insomma un vino bianco moderno ma fortemente identitario e trasversale. Autentica espressione enologica della Sicilia, sa raccontare la luce e i profumi mediterranei di quest'isola meravigliosa. Un vino che piace a un pubblico eterogeneo, dai wine lovers più esigenti ai giovani consumatori alla ricerca di etichette legate al territorio ma facili da bere e versatili negli abbinamenti gastronomici. Non stupisce dunque che negli ultimi anni la popolarità del Grillo sia costantemente cresciuta, in Italia e all'estero, contribuendo a promuovere l'immagine della DOC Sicilia e dell'enologia siciliana nel mondo.