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Refosco dal peduncolo rosso: caratteristiche e abbinamenti ideali

Oggi siamo tra le colline pittoresche del Friuli-Venezia Giulia, per scoprire un vitigno affascinante e dal nome suggestivo: il Refosco dal peduncolo rosso, vitigno autoctono e vero e proprio tesoro enologico da scoprire.

1. In principio era il Refosco


La storia di questo vitigno è molto antica, talmente antica che la sua origine esatta è ancora oggi dibattuta. Secondo la teoria più in voga il Refosco dal peduncolo rosso sarebbe un vitigno rosso autoctono del Friuli, progenitore di altri vitigni importanti come il Marzemino, ma anche del Refosk Istarski, o Terrano. Sappiamo però che già Plinio il vecchio amava questo vino ed era quindi piuttosto diffuso già nell'antica Roma.

2. Perché si chiama Refosco "dal peduncolo rosso"?


Qui la risposta è molto più semplice. Il peduncolo è la parte terminale del raspo che collega il grappolo al resto della vite. Nel caso del Refosco, il peduncolo ha una colorazione rosso-porpora e quindi, anche per distinguere il vitigno dai suoi cugini come il Refosco nostrano (o Cagnina) e il Refosk, si è deciso di chiamarlo Refosco dal peduncolo rosso.

uva refosco peduncolo rosso


3 Che tipo di vino è il Refosco?


Il Refosco è un vitigno ostico, un po' come il Pinot nero, che richiede temperature calde per poter giungere a piena maturazione. Se non sottoposto ad affinamento, i vini prodotti col Refosco dal peduncolo rosso sono molto acidi e dalla tannicità spiccata.

Per domare questo vitigno si è via via affermato l'affinamento in legno, più o meno prolungato. Quello che in origine è un vino spigoloso rivela con l'età, e dopo un passaggio in legno, aromi di frutti di bosco, confettura di frutta nera e note terziarie (quelle dovute al legno) di pepe nero e tabacco. Al palato è un vino strutturato, dal grado alcolico mediamente alto e con buona persistenza, i tannini, pur ammorbiditi dall'invecchiamento, si fanno comunque sentire.

Insomma, grazie all'azione del tempo il Refosco si trasforma: da vino (troppo) acido e ribelle a vino rosso pregiato

4 Il terroir del Refosco dal peduncolo rosso


La patria del Refosco in Italia è senza dubbio il Friuli, seguito dal Veneto.

Il terreno prevalente nelle zone di produzione del Refosco dal peduncolo rosso è caratterizzato da una combinazione di argilla e calcare, terreni che offrono una buona ritenzione idrica, consentendo una buona maturazione delle uve(perché quando la vite "si sforza e fatica" rende meglio in termini di qualità del frutto) pur mantenendo un equilibrio idrico adeguato per la pianta. L'argilla apporta anche nutrienti essenziali e dona mineralità ai vini.

Il Friuli in particolare presenta una grande diversità di terroir all'interno della sua superficie viticola. Ci sono differenze di microclima, come l'esposizione ai raggi solari, l'altitudine e la composizione del suolo che influenzano il carattere e la personalità dei vini Refosco dal peduncolo rosso prodotti in diverse zone.

Altro fattore importante è l'influenza del Mare Adriatico, che rinfresca il clima torrido delle estati friulane e venete e aggiunge umidità favorendo una lenta e graduale maturazione delle uve. 

 4.1 Diverso il terroir diverso il Refosco


In base alla zona di produzione avremo un Refosco con sfumature diverse, i più importanti rimanendo in Friuli sono:

1. Refosco di Cormons: la zona di Cormons è famosa per la produzione di Refosco di qualità. Il suolo calcareo e le argille conferiscono ai vini una buona acidità e una bella ricchezza di aromi.

2. Refosco dal Peduncolo Rosso di Ronchi di Cialla: la zona di Cialla, situata nel comune di Prepotto (zona rinomata per lo Schioppettino), offre ottimi vini Refosco. Il terreno composto da marne e argille conferisce ai vini una grande complessità aromatica, con note di frutta nera, spezie e una buona componente tannica.

3. Refosco del Carso: il Carso, una zona tra l'Italia e la Slovenia, è caratterizzato da suoli calcareo-argillosi e un clima ventoso. I vini prodotti in questa zona possono offrire un profilo di gusto più terroso, con una buona acidità e una mineralità distintiva. Questo terroir in particolare è stato premiato con la "Refosco dal Peduncolo rosso DOC".

Con cosa abbinare il Refosco?


Come altri vini rossi friulani, il Refosco chiama a gran voce l'abbinamento con la cacciagione, come cinghiale, lepre.

In seconda posizione gli abbinamenti con piatti di pasta conditi con sughi ricchi, come ragù, o funghi. Il non plus ultra è il ragù bianco, perché l'acidità data dal pomodoro può pestarsi i piedi con quella del Refosco, mentre un bel ragù bianco verrà rinfrescato dall'acidità del vino.

Se invece vuoi andare sul classico puoi ovviamente abbinare il refosco alle carni rosse, lì il rischio di sbagliare è quasi nullo, visto che si tratta del classico abbinamento tra rosso strutturato e carne.

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