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Refosco

Che tipo di vino è il Refosco?

"Refosco" è un nome attribuito a una varietà di vitigni a bacca nera, ma il più diffuso è sicuramente il Refosco dal peduncolo rosso, che deve il suo insolito nome al "peduncolo" che ne regge l'acino, e che diventa rosso proprio poco prima della vendemmia.

Autoctono del Friuli-Venezia Giulia, secondo la tradizione produceva il "Pucinum", il vino rosso preferito da Livia, seconda moglie di Augusto e imperatrice di Roma. Secoli più tardi, il Refosco sarebbe stato raccontato addirittura da Giacomo Casanova come una preziosa merce di scambio per i mercanti veneziani.

Il Refosco è un vitigno considerato difficile: matura lentamente e dalle sue uve viene spremuto un vino rosso molto spigoloso, tannico e dal sapore acido, che rende necessari lunghi affinamenti in acciaio per esaltarne la freschezza, in legno per conferirgli maggiore complessità e un tratto sontuoso.

Il vino Refosco ha un intenso color rubino, che con l'affinamento vira verso toni granati o mattonati, di buona consistenza. Ha un odore inizialmente fruttato di mora selvatica, marasca, lampone e ribes nero, talvolta con un sottofondo erbaceo. Più a lungo è affinato in botti di legno, più emergono sfumature speziate di tostatura e tabacco. Il Refosco arriva al palato con un sapore deciso, con tannini rotondi e aggraziati e un sottofondo amarognolo. È un vino rosso pregiato, di corpo, dotato di buona persistenza aromatica di mandorla.

Dove si produce il Refosco?

Il vitigno Refosco dal Peduncolo Rosso viene coltivato soprattutto in Friuli-Venezia Giulia ed è uno dei vini rossi veneti meno noti e, insieme agli altri Refoschi (come il Refosco nostrano e il Terrano) origina dalla stessa famiglia di viti selvatiche. Viene coltivato in maniera più intensiva nella zona dei Colli Orientali, ma la sua area privilegiata comprende tutta la provincia di Udine fino al confine con la Slovenia, in particolare nei comuni di Cividale del Friuli, Aquileia e Latisana. Il suo terreno preferito è quello alluvionale, argilloso e sabbioso delle pianure nelle zone limitrofe alla costa, dove gode di basse escursioni termiche e il vento di bora mantiene i vigneti asciutti, prevenendo così umidità e dannose muffe. Prospera nel clima mite garantito dalla protezione delle Prealpi Giulie e dall’azione del vicino Mar Adriatico. Se vuoi saperne di più abbiamo scritto una guida apposita sulle caratteristiche del vino Refosco.

Come abbinare il Refosco?

Prima di pensare agli abbinamenti del Refosco, è indispensabile considerare il modo migliore per servirlo. Questo vino attraversa infatti lunghi periodi di affinamento in legno, necessari a smorzarne i tratti più burrascosi. In questo caso, la bottiglia va aperta almeno mezz’ora prima della degustazione, il vino decantato a gustato in un bicchiere da rosso standard o grande, a una temperatura compresa tra i 18-20°C. Una volta pronto, a che cosa può essere abbinato?

Che sia un Refosco Veneto IGT o un Colli Orientali DOC, ogni Refosco si abbina splendidamente a piatti di carne tipici del Friuli, dai sapori non speziati ma intensi: il cotechino, il musetto con la brovadda, le costine di maiale, lo stinco di maiale al forno sono tutti piatti adatti a questo vino rosso. Si accompagna bene anche a primi piatti con sughi decisi, alla selvaggina, agli arrosti e più in generale alla carne rossa, accanto a cui non può mai sfigurare.

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