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Le caratteristiche della Ribolla Gialla

Di Chiara Bolzani


Negli ultimi anni la Ribolla si sta affermando come uno dei più interessanti vitigni a bacca bianca del panorama italiano ed europeo.

Se dovessimo segnare sulla cartina la patria della ribolla Gialla, dovremmo collocarla tra Collio Friulano e Sloveno, o Brda, dove è conosciuta come Rebula, è in queste due aree che troviamo la più vasta concentrazione di superficie vitata a Ribolla.

Sia “Collio” che “Brda” significano collina, ed è proprio tra le colline friulane e slovene che la Ribolla Gialla ama esprimersi, a cavallo di una linea di confine invisibile all’occhio, presente solo sulle mappe, come se al vitigno non interessassero confini e divisioni marcate dall’uomo, ma solo terreni più o meno adatti a far crescere l’uva.

A conferma di questa natura inter-regionale della Ribolla, alcuni produttori stanno cercando di riunire le due denominazioni, l’italiana e la slovena, in una sola, col nome di Collio-Brda e Carso-Kras, dando vita alle prime due denominazioni trans-nazionali in tutta Europa.

vigneti ribolla gialla collio brda


Quali sono le origini della Ribolla?


La Ribolla Gialla ha origini antiche. Le prime testimonianze della profonda connessione tra il territorio Friulano e l’antica tradizione legata al vino Ribolla (prima ancora che al vitigno) risalgono addirittura al Medioevo.

Ai tempi il vino Ribolla era un blend di vitigni autoctoni del Friuli, combinato in particolare con la Ribolla verde, la Malvasia e il Friulano (ex Tocai), il vino risultante era molto apprezzato anche fra i nobili e le corti, basti pensare che persino il Boccaccio menziona la Ribolla in una sua requisitoria contro gli eccessi della gola nel XIV secolo.

Ma è solo a partire dagli anni ‘90, dopo altalenanti periodi di successo e di oblio, grazie all’interesse e alla volontà di alcuni produttori friulani, che la Ribolla Gialla ha acquisito di nuovo la fiducia del comparto vino e tornare ad essere apprezzata e vinificata in purezza e non solo perché, come vedremo, oggi la Ribolla è vinificata in tanti modi e stili.

Infatti la Ribolla Gialla, nella sua semplicità complessa, ha la grande dote di poter essere vinificata secondo diverse interpretazioni:

  • In bianco, ferma. Conserva tutta la sua freschezza e sottile eleganza. Si veste così di leggerezza, aromi contenuti, dove emergono i profumi di fiori bianchi come glicine, iris ma anche frutta agrumata. Al palato è sapido, minerale mai troppo invasivo o alcolico. Un vino spensierato se prodotto in acciaio in cui conserva tutta la sua freschezza e salinità.

….e se passata in legno?

Il corpo diventa più importante e complesso, come i vini d’oltralpe che utilizzano questa tecnica. Si esaltano gli aromi, si intensificano i profumi di spezie e il colore giallo intenso, dorato. In poche parole siamo al cospetto di un vino bianco pregiato.

A questo punto non possiamo non menzionare i pionieri Gravner e Radikon che della Ribolla ne hanno fatto uno stile in Oslavia, lo stile macerato, dando vita agli orange wine.

  • Stile macerato. La sua buccia un po’ spessa è particolarmente indicata per le macerazioni siano esse in botti, cemento o in anfora. In questo caso si parla anche di vinificazione in rosso: la polpa restando a contatto con la buccia per ore o giorni (o addirittura mesi!) dà luogo a una maggiore estrazione di sostanze tipicamente presenti nella buccia, colore e tannini, che contribuiscono sia a renderlo più longevo ma anche più corposo e intenso.
  • Ribolla dolce. Infine come ultima portata non possiamo non menzionare anche la ribolla dolce, da uve appassite. Aromi di vaniglia, miele, frutta secca (albicocca, fico) in un’esplosione di gusto e profumi. La caratteristica della buccia spessa, come si diceva prima gioca un ruolo importante proteggendo l’acino da muffe o deperimenti vari, concentrando la dolcezza naturalmente bilanciato dalla sua intrinseca acidità e freschezza.

filari uva ribolla gialla


Ribolla Gialla: le caratteristiche del vitigno


Iniziamo dal nome: il vitigno si chiama Ribolla anche per una caratteristica curiosa: essendo molto carica in acido malico succede che “ribolla” particolarmente durante la fermentazione.

Tornando alle caratteristiche: si tratta di un vitigno a bacca bianca, dal grappolo di piccole dimensioni e piuttosto compatto. La buccia è spessa è di un bel giallo alabastro e a volte puntinato. Il vitigno è per natura a basso rendimento.

La Ribolla è un’uva molto versatile, leggermente aromatica, ricca in acidità, ha una maturazione lenta e non è particolarmente indicata per produrre vini alcolici, ha una bella sapidità e mineralità. Questo insieme di caratteristiche la rendono perfetta per essere spumantizzata.

Il terroir ideale della Ribolla


Pur non essendo un vitigno particolarmente esigente, necessita però di alcune accortezze, soprattutto se si cerca la qualità. Terreno povero, quasi ostile, non particolarmente irrigato, aiutano ad esprimere la sua innata acidità.

La vite deve in qualche modo andare “in affanno”, quindi rende al meglio quando è coltivata su colline scoscese (come quelle del Collio e del Brda), terreni asciutti al limite del roccioso, e con un clima fresco, con sensibili escursioni termini, che aiutano a sprigionare tutta l’acidità di cui è capace e una fragrante mineralità.

La coltivazione in collina è quindi un requisito fondamentale, sia per la temperatura sempre fresca e ventilata che per l'importante escursione termica, che aiuta la finezza.

Nel Collio in particolare il terreno preferito è la Ponca, una miscela complessa di marne e arenarie a base di carbonato di calcio che si frattura facilmente, drena bene e spinge le radici fino a 10-12 m.

vendemmia ribolla gialla


Lo sapevi che…

La ribolla negli ultimi anni è sbarcata anche oltreoceano e si coltiva in Napa Valley in California, per mano di un lungimirante viticoltore: George Vare. Le barbatelle originali arrivarono dal Friuli, nei primi anni del 2000, dai vigneti di colui che è senza dubbio il pioniere della Ribolla: Josko Gravner.

Oltre che negli States la Ribolla è coltivata con ottimi risultati, insieme ad altri vitigni nostrani, in Australia.

Con cosa abbinare la Ribolla Gialla?


Essendo un vino molto versatile la gamma di piatti con la quale si può abbinare è molto ampia.

La cosa migliore è ragionare per stile di vinificazione.

Iniziamo dallo Spumante Ribolla Gialla, da bere in un bell’aperitivo a base di stuzzichini o, meglio ancora, con il prosciutto crudo di Cormons, ma è ideale anche a tutto pasto a base di piatti leggeri o a base di pesce. Temperatura di servizio 6-8 °C.

Con una versione giovane e ferma possiamo pasteggiare dall’aperitivo agli antipasti fino alla frittura di pesce. Anche per questa tipologia la temperatura dovrà essere sempre fresca sugli 8-10 °C.

Con la Ribolla gialla macerata o affinata in legno possiamo abbinare minestre, soprattutto creme e vellutate ma anche paste con sughi di carne, o persino osare con arrosti di maiale. La temperatura di servizio sui 10-12 °C.

La Ribolla dolce è perfetta con dolci a base di creme o pasticceria secca, anche a formaggi erborinati potrebbe accostarsi egregiamente. Come temperatura per l’abbinamento ideale 8-10 °C.

In conclusione, la Ribolla Gialla è un vino da tenere in considerazione, grazie alle sue caratteristiche piacevoli sta avendo un vero e proprio boom di popolarità, non c’è da stupirsi, visto che è un vino beverino in tutte le versioni.

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