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Secondo una ricerca della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, gli inesperti e i sommelier hanno le medesime capacità di distinguere “a naso” il vitigno o il terroir di provenienza di una bottiglia. Se il vino è accessibile a tutti, come sembra dimostrare questa ricerca, noi vogliamo renderlo democratico con una selezione di grandi etichette dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Se cercate un vino da mettere tutti i giorni sulla vostra tavola, scegliete il Lambrusco Frizzante “I Calanchi” di Monte delle Vigne, che piace per il bouquet ricco di amarene, viole e frutti di bosco, mentre se siete amanti della selvaggina abbinate il Salento Primitivo IGT “Albarossa” di Palamà, ottimo anche coi formaggi stagionati. I vini di questa selezione non finiscono qui, a voi il piacere di scoprirli tutti. Tannico curiosità: lo studio della SISSA è stato condotto su 32 volontari divisi tra esperti (viticoltori, sommelier ecc.) e non esperti. I test sono stati condotti attraverso un olfattometro, una macchina in grado di presentare al naso gli aromi dei vini in modo accurato. I prodotti erano suddivisi in base alla zona geografica e in base ai vitigni (ad es. merlot, cabernet sauvignon). Secondo lo scienziato Francesco Foroni che ha curato la ricerca, “i volontari sono stati particolarmente bravi nel distinguere “a naso” due vini diversi per entrambe le variabili. Ma quel che è più interessante, è che, senza differenza tra esperti e non esperti, hanno saputo cogliere le differenze tra due vini diversi solo attraverso il terroir”. Si tratta del primo studio che dimostra la possibilità di riconoscere vini diversi solo attraverso l’olfatto.

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