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Le mille sfaccettature del Pinot Grigio: Alsazia, Veneto e Friuli a confronto

Di Letizia Spettoli


C’è differenza tra Pinot Grigio e Pinot Gris?

Quali sono i vini migliori a base di quest’uva?

Quali sono le sue caratteristiche?

Queste sono solo alcune delle domande che circondando uno dei vitigni (e i vini da esso prodotto) più trendy degli ultimi dieci anni.

E, visto questo nuovo status da “vitigno celebrity”, ci è sembrato giusto fare un po’ di chiarezza sui dubbi e le curiosità che lo riguardano.

Pinot Grigio, di dove sei?

Il Pinot Grigio è originario della Borgogna e fa parte della famiglia dei Pinot, di cui il Pinot Nero è il progenitore.

Si chiama ”grigio” perché la buccia degli acini non è né bianca né nera, ma piuttosto grigio-ramata, con grappoli piccoli e fitti, che ricordano la forma di una pigna (da qui il nome della famiglia dei pinot).

Nonostante l’origine, non è la Borgogna l’area di diffusione più famosa del vitigno.

La vera sfida per il primato di regione più vocata per la viticoltura del Pinot Grigio si gioca tra, neanche a dirlo, una regione italiana e una francese: il Triveneto e l’Alsazia.

Prima di scoprire le peculiarità di entrambe le zone, facciamo chiarezza su un punto fondamentale:

Pinot Grigio e Pinot Gris sono due vini diversi?

uva pinot grigio


Che differenza c’è tra Pinot Grigio e Pinot Gris?

Geneticamente parlando, nessuna.

Si tratta infatti molto semplicemente della stessa uva con due nomi diversi.

Ma allora come mai sulle etichette si trovano due diversi modi di chiamare lo stesso vitigno?

Oltre alla evidente ragione che le uve nate in Italia vengono denominate con il nome italiano e quelle nate in Francia con quello francese, c’è anche un’altra motivazione. Ed è una motivazione di stile.

In Nuova Zelanda, per esempio, dove l’uva Pinot Grigio è arrivata nel XIX secolo, e che da allora è diventata estremamente diffusa, i vini che ne derivano possono essere chiamati in entrambi i modi.

Il nome in etichetta dipende dallo stile che si è scelto di seguire, e cioè Pinot Gris se coltivato e vinificato in stile francese o Pinot Grigio se si è scelto uno stile all’italiana. Lo stesso vale per altre zone del Nuovo Mondo in cui viene coltivato come Australia e Stati Uniti.

E Grauburgunder, Ruländer e Szürkebarát?

Sono altri nomi del nostro Pinot Grigio, i primi due in Germania e il terzo in Ungheria, dove tradizionalmente troviamo vini corposi e con qualche nota di affumicato che lo avvicinano molto allo stile alsaziano.

Pinot Grigio: lo stile made in Italy

Il Pinot Grigio in Italia viene prodotto per la maggior parte nel nord-est del paese.

Storicamente questo vitigno viene etichettato secondo i disciplinari di una delle 20 Doc territoriali che producono Pinot Grigio in queste regioni.

Nel 2017 nasce però, e non senza polemiche, una Doc che comprende la provincia autonoma di Trento e le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia: Pinot Grigio delle Venezie Doc.

In questa macroarea del nord-est italiano, che va dalle Dolomiti al Carso, dal Lago di Garda alla laguna di Venezia e all’Adriatico, si possono incontrare diversi modi di raccontare quest’uva.

A livello generale però si riconoscono tendenze comuni.

Innanzitutto la Doc prevede che il Pinot Grigio sia utilizzato almeno all’85% negli assemblaggi e che le rese siano di 126 hl/ha.

In Italia le uve di Pinot Grigio vengono raccolte al giusto grado di maturità, con livelli di zuccheri medio-bassi, in modo da ottenere vini volutamente leggeri, freschi, sapidi, con aromi citrici e di frutta fresca. L’affinamento, normalmente in acciaio, ha lo scopo di preservare questi la delicatezza degli aromi.

Veneto

Arriva dal Veneto il maggiore volume produttivo, con risultati variabili.

Si va da versioni molto neutrali fino a ottimi esempi di vini freschi e croccanti, specialmente dove si riesce a giocare con l’altitudine e ad abbassare le rese per ettaro.

Alto Adige

In Alto Adige si trovano risultati veramente interessanti, che combinano il meglio di un territorio unico e la freschezza del clima. Santa Margherita, azienda storica di Prosecco, è un case study particolare, perché con il suo Pinot Grigio dell’Alto Adige ha letteralmente conquistato il mercato statunitense, posizionandosi come uno dei più popolari (e forse il più popolare in assoluto) Pinot Grigio al mondo.
Da non dimenticare anche gli eccellenti esempi biodinamici di Alois Lageder e quelli molto famosi di Cantina Tramin.

Friuli

In Friuli il Pinot Grigio occupa circa il 30% della produzione viticola. Tra i più noti maestri di quest’uva ci sono sicuramente Jermann e Livio Felluga.

Il Pinot Grigio di quest’ultimo, apprezzato e consacrato da Wine Spectator, è il più famoso vino friulano al mondo. Voluminoso, croccante, pieno, con una breve macerazione sulle bucce acquista una colorazione ramata, figlia della tradizione friulana.

Pinot Gris: il Pinot Grigio in Alsazia

L’AOC Alsazia è stata ufficialmente costituita nel 1962 e fin da allora è partito un processo di zonazione, e di individuazione di aree con le stesse caratteristiche pedoclimatiche. Nel 2011 sono stati riconosciuti 51 territori delimitati secondo rigorosi criteri geologici e climatici, che costituiscono oggi i Grand Cru dell’Alsazia.

Il Pinot Gris è uno dei quattro vitigni ammessi nell’AOC, e, per dare un metro di paragone, la resa base è fissata a 55 hl/ha per qualsiasi vitigno proveniente da un Grand Cru.

L’Alsazia è un piccolo paradiso per la coltivazione del Pinot Gris, che soffre invece molto in zone eccessivamente calde, perdendo freschezza e vivacità.

Qui la latitudine (si trova sul 48° parallelo) gli dà le temperature necessarie a mantenere alti i livelli di acidità. L’abbondante quantità di sole che riceve e la ben poca pioggia gli permettono di far maturare pienamente il frutto.

Proprio per questo in Alsazia troviamo uno stile diverso da quello italiano.

Quello francese è un profilo più estroverso, più corposo, generoso e untuoso, ma senza perdere quella freschezza che lo tiene in piedi.

Gli aromi sono più orientati verso i frutti tropicali maturi. Queste caratteristiche lo rendono capace di esprimersi in diverse modalità. I Pinot Gris possono andare da secchi a dolci, e nel secondo tipo possono essere "Vendanges Tardives” (vendemmie tardive) o SGNSélection de Grains Nobles” (con uve botritizzate, come per il Sauternes).

Grazie all’affinamento spesso in botte di rovere, il Pinot Gris alsaziano acquista una certa longevità.

Un grande esempio è il biodinamico Domaine Zind-Humbrecht con Pinot Gris che possono evolvere anche per 20 anni.

Il Pinot Grigio Ramato: la rivincita della tradizione

Si tratta di un vino molto radicato nella tradizione del Triveneto fin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia, e che però parla una lingua molto contemporanea.

Il Pinot Grigio, se lasciato a macerare con le bucce per qualche ora, produce una naturale colorazione tra il rosa e l’arancio ramato ed estrae una certa quantità di tannini. Vinificato in questo modo rivela la sua parentela con il Pinot Nero.

Ritorna così in auge, dopo essere stato messo in un angolo dalla popolarissima vinificazione in bianco, inserendosi nella nouvelle vague dei macerati del nord Italia. Abbiamo esempi soprattutto in Friuli, con cantine come Attems, Fantinel e Scarbolo.

tabella comparativa pinot grigio pinot gris

Pinot Grigio a tavola, i migliori abbinamenti

Sia il Pinot Grigio italiano che il Pinot Gris francese si accostano magnificamente a una varietà di piatti.

Il Pinot Grigio italiano, con la sua freschezza e la sua vivacità, si sposa alla perfezione con antipasti leggeri, frutti di mare e piatti a base di pesce, esaltandone la delicatezza senza sovrastarne i sapori.

Pensiamo a un calice di Pinot Grigio delle Venezie in abbinamento a un'insalata di mare o a un risotto ai frutti di mare.

Dall'altro lato, il Pinot Gris in stile alsaziano, più corposo e spesso con una dolcezza residua, si abbina meravigliosamente a piatti più strutturati come la quiche lorraine, il foie gras o persino la cucina esotica che gioca con spezie e dolcezza, come un curry di pollo thailandese. La sua ricchezza e la complessità aromatica fanno da contrappunto ai sapori intensi.

Quando in dubbio su come accompagnare i tuoi piatti, considera la struttura e il profilo aromatico del Pinot Grigio o del Pinot Gris in relazione al menu. Un abbinamento ben pensato non solo completerà i sapori del cibo, ma li esalterà, rendendo ogni boccone un po' più speciale.