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La Torre

“Castrum etiam turris de classe”: con questi termini, in un documento firmato addirittura da Federico Barbarossa, era citato già attorno alla metà del XII secolo, nel 1163 per la precisione, quello che oggi è Relais La Torre, un tempo castello longobardo costruito e impiegato a scopo difensivo. Accanto al relais, da oltre dieci anni la numerosa famiglia Marcelli, coordinata da Tulio - che dal 2006 ricopre anche il ruolo di presidente della Federazione Coldiretti Toscana - si prende cura della terra e dei suoi frutti, producendo, nell’assoluto rispetto dell’etica e del metodo biologico, vini e olio extravergine di oliva.
Siamo nelle terre della provincia di Arezzo, poco più a nord del capoluogo. È qui dove si incontrano i dodici ettari vitati in totale appartenenti all’azienda agricola La Torre, immersi nelle colline aretine a circa 350 metri di altitudine: vigneti che regalano uve da cui si ottengono prodotti di alta qualità, rigidamente controllati in tutti i passaggi produttivi e secondo i disciplinari di produzione. Tra i filari, è massimo il rispetto di ambiente, natura, biodiversità ed ecosistema, per cui allevando le viti con cure meticolose e attenzioni estreme, quelle che si arrivano a vendemmiare sono uve pregiate, sane, schiette, ricche e concentrate in ogni loro sfumatura organolettica. Grappolo che in cantina vengono lavorati e interpretati con lo stesso rigore applicato in vigna, senza mai dimenticarsi di quello che è l’obbiettivo principale, finalizzato a esaltare e valorizzare tutto ciò che la stagione e il territorio sono stati in grado di esprimere nel frutto.
Nasce in questa maniera la gamma di etichette “La Torre”. Vini, quelli prodotti dalla cantina della famiglia Marcelli, che risultano essere fortemente identitari e rappresentativi del territorio. Chianti - anche nella versione Riserva - Rosso Toscano e Vinsanto: ovvero sinonimi di eccellenza ed espressioni fedeli del “Made in Tuscany”.