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Queirolo

La storia dell’azienda agricola Queirolo ha origini antiche, che hanno come sfondo una famiglia di emigranti italiani. I Queirolo infatti partirono dall’Italia, più precisamente dalla città di Genova, per stabilirsi a Lima, in Perù, nel quartiere storico di Pueblo Libre. Qui fondarono nel 1880 la cantina Queirolo. Venendo a tempi più recenti, nel 2000, la terza generazione della famiglia si è dedicata a un profondo lavoro di ristrutturazione degli edifici della cantina, assumendo come consulenti importanti enologi francesi, del calibro di Jacques Blouin e Edmundo Bordeu, per incrementare il livello qualitativo dei vini prodotti. Oggi l’azienda può vantare una notevole estensione, con circa 800 ettari di proprietà ricompresi fra la zona di Cañete e Ica. Tra i vigneti si coltivano diverse varietà di vitigni, italia, negra criolla, moscatel e quebranta, ciascuna poi utilizzata in dosi diverse per realizzare uno dei prodotti cardine della Queirolo, il Pisco, acquavite sudamericana apprezzata oramai in tutto il mondo. Il mosto ottenuto dalla pressatura degli acini delle diverse uve fermenta naturalmente, grazie alla presenza di lieviti indigeni, a una temperatura controllata di circa 22 gradi; si prosegue poi con la distillazione, che avviene con alambicchi alla francese, di tipo Charentais, e il prodotto così ottenuto viene fatto riposare in contenitori di acciaio inox. E’ interessante notare come il rigido disciplinare di produzione del Pisco in Perù non ammetta l’utilizzo di acqua in nessuna parte del processo, mantenendo fede alla ricetta originale di questo distillato, risalente al sedicesimo secolo. Oggi la Queirolo ha all’interno della propria gamma di prodotti – si realizzano infatti anche diverse tipologie di vini bianchi e rossi – tre etichette dedicate al Pisco, il “Quebranta”, l’“Acholado” e l’“Italia”, ognuna con le proprie caratteristiche specifiche, che le rendono perfette sia per essere degustate lisce, con qualche cubetto di ghiaccio, sia miscelate all’interno del celebre Pisco Sour.