Guelfi e Ghibellini, Borg e McEnroe, Mac e PC: nella battaglia che divide il vino francese si schierano due universi paralleli e (solo apparentemente) inconciliabili. Bordeaux da una parte, Borgogna dall’altra. Ecco perché quella di oggi non è solo una selezione di grandi etichette: è un’operazione di pacificazione cosmica. Troverai uno accanto all’altro un superbo Sauternes bordolese e una bollicina come il Crémant de Bourgogne. Un suggerimento: non farti sfuggire lo Chablis 2015 di Domain Servin.
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