Vini Altoatesini: la guida completa su vitigni, denominazioni e caratteristiche
Minuscola realtà vitivinicola dove appena il 15% è coltivabile, l’Alto Adige, con i suoi poco più di 5 mila ettari vitati, rappresenta un piccolo gioiello del panorama enologico italiano.
Storia della viticoltura in Alto Adige e dei principali vitigni utilizzati
La viticoltura nella regione risale all’epoca dei Romani, quando la costruzione della Via Claudia Augusta facilitò l’arrivo di commercianti e con essi delle prime barbatelle.La produzione vinicola conobbe tuttavia un forte impulso con l’impero asburgico, che portò nuovi vitigni quali riesling e le diverse varietà di pinot bianco, pinot nero e pinot grigio.
Dal 1980, infine, i produttori locali hanno indirizzato la produzione di vino verso un percorso di maggiore modernizzazione e qualità, segnando così l’affermazione definitiva dei vini altoatesini oltre i confini regionali e nazionali.
Le caratteristiche pedoclimatiche della regione
La fama conquistata dai vini di questa regione, tuttavia, è dovuta indiscutibilmente ad un ambiente pedoclimatico davvero unico.La natura calcarea e porfirica dei terreni, infatti, apporta una grande trama acida e un modesto contenuto di tannini, mentre la notevole escursione termica tra il giorno e la notte e il clima continentale-alpino particolarmente favorevole, regalano un ventaglio di profumi singolare e variopinto. Nascono così dei vini di estrema eleganza e complessità, tanto da conquistarsi a pieno diritto il paragone con i meravigliosi vini dell’Alsazia.
Queste particolari condizioni pedoclimatiche avvantaggiano sia la coltivazione dei vitigni autoctoni, sia quella dei vitigni internazionali. Il vitigno più coltivato è la schiava, seguita da pinot nero e lagrein, il vitigno più antico della regione, per quanto riguarda i vini rossi.
Che vini si producono in Alto Adige?
Tra i vini bianchi, quelli maggiormente diffusi sono pinot bianco, chardonnay, pinot grigio, gewürztraminer, il Müller-Thurgau e il kerner. Le zone vitivinicole di maggior rilievo sono l’Oltradige e Bassa Atesina, da Bolzano verso sud e sud-ovest, dove si producono i noti vini di Caldaro e Mazzon, la Valdadige, tra Merano e Bolzano, la Valle Isarco, tra Bolzano e Bressanone, e la Val Venosta, a nord di Merano.Quali sono le DOC Alto Adige?
La prevalenza della produzione, ben il 90%, rientra nelle Denominazioni di Origine Controllata (DOC). L’Alto Adige vanta 3 DOC: Alto Adige, denominazione della zona di Bressanone che comprende vini bianchi in prevalenza da chardonnay, pinot bianco o pinot grigio, vini rossi da cabernet sauvignon o cabernet franc, vini rosati da lagrein, merlot o moscato rosa, e vini spumanti;Caldaro, a sud di Bolzano, denominazione di vini rossi a base di schiava gentile, schiava grossa o schiava grigia;
Valdadige, la denominazione più estesa della regione, tra Merano, Terlano e Bolzano, che include vini rossi, vini bianchi e vini rosati.