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Domaine Matrot

La Borgogna è una delle regioni vitivinicole più importanti di tutta la Francia, in grado di dare vita a vini bianchi e rossi che vengono apprezzati in tutto il mondo, sia dai semplici appassionati del buon bere che dai collezionisti più irriducibili. Un terroir intriso di storia, dove spesso si possono trovare aziende che da svariati secoli si dedicano con pazienza e passione alla coltivazione dell’uva.
Tra le varie realtà qui presenti, a Meursault si trova il Domaine Matrot, tenuta mitica che appartiene all’omonima famiglia da diverse generazioni.
In principio, nel 1914, fu Joseph Matrot a dare inizio all’azienda, che venne poi modernizzata e rinnovata da suo figlio, Pierre; oggi la cantina è sapientemente guidata da Thierre Matrot, la persona che ha voluto la conversione al biologico nel 2000, con l’obiettivo di rispettare il più possibile la vitalità dei propri terreni e del territorio in cui sono inseriti: il vino non può che essere infatti il risultato sia del terroir dove vengono coltivate le uve che dell’annata trascorsa.
Le vigne si sviluppano una superficie totale di circa 20 ettari nel cuore della Borgogna, ed in particolare nei comuni di Meursault, Puligny-Montrachet, Auxey-Duresses, Saint-Romain e Monthelie. Una cura minuziosa in vigna, - dove si coltivano principalmente chardonnay e pinot noir, oltre ad una piccola percentuale di aligotè -, controllando le piante spontanee e la fertilità del suolo, ma anche la maturazione delle uve, porta in seguito al minore intervento possibile nelle operazioni di cantina, dove le fermentazioni avvengono sempre spontaneamente.
Thierre lavora i vini bianchi in barrique di massimo tre anni, periodo dopo il quale le botti vengono utilizzate per ospitare i vini rossi. Ed è proprio grazie a questo lavoro così rigoroso e meticoloso che il Domaine Matrot riesce a realizzare vini dal carattere unico, tra i più significativi dell’intera regione.