Domaine des Lambrays
Esteso su una superficie che arriva a coprire complessivamente circa nove ettari, il Clos de Lambrays rappresenta un quasi monopolio del โDomaine des Lambraysโ. Raggiungendo i 320 metri di altitudine sul livello del mare, il Clos de Lambrays tocca lโaltezza maggiore dei Grand Cru di Morey-Saint Denis, ma soprattutto rappresenta, senza ombra di dubbio, una delle stelle piรน luminescenti del panorama vitivinicolo di tutta la regione francese della Borgogna.
Il cru ha origini antichissime, che risalgono addirittura allโepoca medievale: del โClosโ si fa infatti menzione, per la prima volta, nel lontano 1365, citando lโappezzamento quale proprietร dellโabate di Citeaux.
Dopo la Rivoluzione Francese i terreni di Clos de Lambrays vengono sequestrati alla chiesa dai rivoluzionari, e successivamente rivenduti a 74 diversi proprietari. Arriviamo, in seguito, al 1868, anno in cui un negociant, tale Albert Rodier, unificรฒ tutte le parcelle vitate per andare a ricomporre il vigneto nella sua integritร .
La proprietร , poi, dopo un lunghissimo periodo di abbandono e dopo un susseguirsi confusionario e instabile di proprietari e commercianti terrieri sporadici, passรฒ nelle mani dei fratelli Saรฏer. In concomitanza con lโacquisizione di tali terreni i Saรฏer decisero di assumere un nuovo e promettente enologo: Thierry Brouin. L'attivitร vitivinicola vide quindi una svolta negli anni successivi alla loro acquisizione.
Dal 1979 a oggi molti sono stati i cambiamenti e i miglioramenti, e tutto ciรฒ ha portato lโazienda a essere una delle piรน rinomate in zona.
Gli ettari vitati a disposizione della cantina sono cinque, che si traducono in circa 50mila bottiglie prodotte ogni anno. Vengono coltivati solo i grandi classici del territorio, quali pinot nero e chardonnay. Nel 1981 il comune di Morey-Saint-Denis ottiene il riconoscimento come villaggio Grand Cru. Tra i vini di Domaine des Lambrays รจ in particolare da ricordare lโomonimo โClos des Lambraysโ, da sempre un vino di grande essenzialitร stilistica che nasconde un enorme potenziale di invecchiamento.
Dal 1996 il vigneto รจ di proprietร della famiglia Freund di Koblenz, che sempre insieme allโenologo Thierry Brouin, conduce lโazienda rispettando le normative del regime biologico.