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Domaine Bruno Lorenzon

La Borgogna è una fra le regioni vitivinicole più affascinanti del mondo: intrisa di storia e tradizioni, di fascino e mistero, porta i suoi vini ad essere mistici, assoluti, avvolti da una magia quasi incomprensibile.
Qui, più di qualsiasi altra zona al mondo, i viticoltori hanno saputo proiettare nei vini il riflesso di un territorio, in maniera netta, limpida e pulita. Qui, più di ogni altra zona al mondo, i vignerons non hanno la brama di fare un grande vino, quanto piuttosto di ottenere l'immagine perfetta della proiezione della vigna. I vini sono oggi considerati grandi, talvolta inarrivabili, eppure il lavoro di queste persone è sempre e unicamente focalizzato sull’espressione massima della parcella su cui lavorano, nel più alto rispetto della natura, della vite e del territorio. Il Domaine Bruno Lorenzon prende il nome dal proprietario, che, dopo aver esercitato l’attività di consulente in diverse parti del mondo, principalmente in Nuova Zelanda e Sudafrica, ha deciso di tornare nella sua terre d'origine, quella Borgogna da sempre in cima ai suoi pensieri. Bruno è assistito, nella gestione quotidiana della cantina, dalla sorella Carline.
I vigneti di proprietà del Domaine Lorenzon si estendono oggi su circa 9 ettari di terreno, ricompresi all’interno delle denominazioni Mercurey e Montagny, nel cuore pulsante della Borgogna vitivinicola, presentate con diversi cru. Tra i filari si coltivano chardonnay e pinot noir, da oltre trent’anni lavorati senza erbicidi, e l’approccio e tipicamente biologico, con tanto di certificazione Ecocert. Son ben undici le etichette che vedono la luce ogni anno dalle mura del Domaine, tra bianchi e rossi che descrivono con attenzione e fedeltà i diversi terroir di provenienza: fra i vini più interessanti ricordiamo il Mercurey 1er cru “Les Champs Martin Cuvée Carline”, il Mercurey 1er cru “Les Champs Martin”, sia in bianco sia in rosso, e il Mercurey 1er cru “Pièce 15”.