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Bernard & Thierry Glantenay

La storia della cantina Glantenay è bella ricca di fascino. Thierry Glantenay nasce come ingegnere chimico ma nel 2000 torna in azienda ad aiutare papà Bernard. Oggi, con Thomas Bouley, Nicolas Rossignol, Thiebault Huber, … fa parte di quel gruppo di giovani produttori che cresciuti all’ombra di Jean-Pierre Charlot e Frédéric Lafarge, assicureranno un roseo futuro a Volnay.Dopo qualche esperienza in Sudafrica, Châteauneuf du Pape (Vieux Télégraphe) e in piccole aziende famigliari alsaziane, rileva nel 2005 dal padre Bernard la gestione di 7 ettari di vigna divisa su 10 denominazioni diverse. Le vigne sono principalmente nei migliori 1ers crus di Volnay (Caillerets, Clos des Chênes, Brouillards e Santenots), Pommard (Suassilles e Rugiens) e Puligny-Montrachet (Folatières). Anche se non si seguono politiche biologiche l’attenzione in questo senso è alta, da anni non si usano diserbanti chimici ed i trattamenti sono ridotti al minimo e applicati solo in caso di estrema necessità come accaduto in Borgogna in queste ultime tre stagioni. “Lutte raisonnée, è un termine che dice tutto e niente allo stesso tempo e che permette un largo ventaglio di soluzioni, quindi dobbiamo solamente fare affidamento sull’onestà e sulla sensibilità del vignaiolo.” Le vinificazioni sono, come tradizione vuole, semplici e per nulla invasive, l’utilizzo di fusti nuovi per l'invecchiamento dei vini è molto giudizioso e non supera il 30% anche per le denominazioni più prestigiose.