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Venissa

"Nell’isola di Mazzorbo, nel cuore del parco della Laguna di Venezia, dove la terra rappresenta solo l’8% della superficie, un vitigno unico ha trovato un equilibro magico tra la fertilità del terreno vocato e la continua minaccia del sale e dell’acqua: il dorona, un’antica varietà autoctona veneziana a bacca gialla coltivata nella laguna sin dal 1400 e della quale si erano perse le tracce.
Venezia è una città rinomata in tutto il mondo ed è passata alla storia come una potente repubblica marinara che commerciava in tutto il mondo. È un dato poco conosciuto che tuttavia, la coltivazione della vite, risalente all’epoca romana, era qui largamente presente, con vigne persino nella zona di Piazza San Marco e del Canal Grande. Questa varietà è stata riscoperta negli anni Duemila da parte della famosa cantina veneta Bisol, che sull’isola di Mazzorbo possiede la Tenuta Venissa in Scarpa-Volo. La tenuta è composta da un’area coltivata di oltre 2 ettari cinta da un muro Settecentesco in parte ricostruito in epoca successiva, dando vita ad un vero e proprio caso di “vigna murata”. All’interno della tenuta si trovano la casa padronale, le cantine, la stalla, il fienile e i depositi per gli attrezzi, oggi ristrutturati e adibiti ad albergo e ristorante.
Per la decorazione della bottiglia di Dorona, la tenuta ha deciso di fondere insieme le due tradizioni veneziane legate all’oro: l’uva dorona, o come viene chiamata sin dai tempi dei Dogi, “Uva d'oro di Venezia” con la foglia d’oro, realizzata ancora oggi a mano dalla famiglia veneziana Battiloro. Giovanni Moretti, il maggior rappresentante dei mastri vetrai di Murano, ha ideato la bottiglia di Venissa: la foglia d’oro viene fusa nel vetro e ogni bottiglia viene numerata a mano incidendo il numero sul vetro.
Una vera rarità enologica, curata ed amata in ogni piccolo dettaglio."