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Podere Pradarolo

L’azienda agricola Podere Pradarolo è situata nel comune di Varano dè Melegari, in provincia di Parma, nella Valle del Ceno.
A gestire l’attività enologica è Alberto Carretti, proprietario del Podere dal 1972, accompagnato dalla moglie Claudia. La nobile vocazione di questa valle è antica, grazie a ciò è stato possibile perseguire con coraggio la ristrutturazione dei vigneti impiantando dei vitigni autoctoni come la Malvasia di aromatica di Candia e la Termarina, i quali vengono coltivati solo ed esclusivamente in regime biologico, utilizzando per la precisione solamente rame e zolfo.
I vigneti che costituiscono circa 9 ettari su 60 e la cantina si trovano in un meraviglioso anfiteatro esposto a sud delimitato dal torrente Ceno, i restanti metri quadrati sono di natura calanchiva o vengono coltivati a seminativo. In questa splendida fetta di terra circondata solo da boschi - essendo il Pradarolo l’unica azienda della valle, per questo al riparo da contaminazioni di alcun tipo - Alberto conduce una viticoltura solida basata su un criterio fondamentale: l’equilibrio della pianta nel suo habitat. Un equilibrio che si raggiunge attraverso un’attenta analisi della densità d’impianto, della qualità della potatura, la produttività e il controllo di un inerbimento utile e non dannoso. Solo creando le condizioni affinché la vite cresca e si mantenga in salute autonomamente si possono evitare i trattamenti esterni assuefacenti per la pianta. Grazie a questa pratica è possibile portare in cantina, tramite una rispettosa vendemmia manuale, uve estremamente sane, se l’annata lo concede, ma sicuramente naturali e dalla buona maturità, condizioni entrambe necessarie per operare una lunghissima macerazione durante la fermentazione. Le lunghe macerazioni, oltre a estrarre tutta la materia del frutto, permettono, gestendo magistralmente l’ossidazione - non certo improvvisandosi - di lavorare senza alcun additivo né stabilizzante. Le fermentazioni partono spontaneamente senza alcun inoculo, al termine di esse la macerazione delle bucce prosegue anche per nove mesi.