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Domaine de Bargylus

"Il Domaine de Bargylus fa capo ai fratelli Saade, due siriani già proprietari, in Libano, di Château Marsyas, un'azienda dove producono vini sicuramente singolari, oltre che di altissima qualità.
Il Domaine si trova alle pendici del monte Al-Ansaryah, nella Siria nord-occidentale; qui i vigneti sono stati piantati nel 2005, la cantina è stata progettata dall'architetto Serge Lansorot, piuttosto conosciuto nella regione di Bordeaux e l'enologo è Stéphane Derenoncourt, nota star dell'entourage del consulting enologico internazionale e consulente anche dell'azienda vitivinicola del regista Francis Ford Coppola.
Il vino del Domaine de Bargylus è celebre per essere ""il vino più pericoloso del mondo""; il pericolo non sta, naturalmente, nel berlo ma segna, piuttosto, l'intero processo di produzione, dalla raccolta delle uve, alla vinificazione e affinamento, dato che la Siria è dilaniata dalla guerra.
Prima e durante le vendemmie, rigorosamente manuali, ogni giorno un taxi refrigerato percorre 125 miglia per portare dei grappoli in Libano, perché possano essere assaggiati dal personale specializzato, e almeno 3 o 4 volte l’anno Derencourt visita la cantina e controlla che tutto avvenga a regola d’arte.
I vini del Domaine sono un bianco, a base di chardonnay, in cui si può percepire, fin dal primo sorso, tutto il sapore del mediterraneo, e un rosso, in cui syrah e cabernet sauvignon si sposano meravigliosamente; in entrambi il tenore in alcol è piuttosto elevato, ma difficilmente risulta invasivo.
Attualmente il Domaine produce 60 mila bottiglie l'anno e 30 famiglie vivono e lavorano al suo interno, non solo per autentica passione, ma anche come atto di resistenza e come simbolo di perseveranza.
Mentre la guerra continua a distruggere tante vite, infatti, potrebbe sembrare banale pensare ad un vino, ma la produzione del Domaine de Bargylus è un debole barlume di speranza, qualcosa di positivo per un paese con un presente drammatico e un futuro buio.
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