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Dianetti

È tra i monti Sibillini e il mar Adriatico che si snoda una stretta vallata, in cui scorre il torrente Menocchia, il quale dopo aver attraversato i territori dei comuni di Montalto delle Marche, Carassai, Cossignano, Ripatransone, Montefiore dell'Aso e Massignano, entra nelle terre di Cupra Marittima, per poi incontrare le acque salate del mare. Siamo, per l’appunto, nelle Marche, nel cuore del Piceno, in una zona in cui le calde brezze marine che soffiano verso l’entroterra durante il giorno, si alternano con i freddi venti della notte, così da arrivare a creare un microclima particolarmente favorevole alla coltivazione della vite. In questo scenario, si trova l’azienda agricola di Emanuele Dianetti, che dal 2006, oltre a seguire la carriera in ambito finanziario e bancario, ha iniziato a occuparsi dei vigneti di famiglia insieme a mamma Giuliana. Esposti a sud, sud-ovest e a un’altitudine di 150-200 metri sul livello del mare, sono due gli ettari vitati di proprietà aziendale, in cui sono allevate le varietà più autoctone del posto: pecorino e montepulciano. Su suoli ricchi di limo, sabbia e argilla, poi impreziositi dalla presenza di ghiaia e calcare, uve aromatiche, concentrate e ricche vengono coltivate secondo i canoni dell’agricoltura biologica, nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema. Poi il lavoro in cantina, essenzialmente artigianale in ogni passaggio produttivo, così da arrivare a cogliere ed esaltare tutte le ricchezze che la natura ha creato. Il risultato è dato da vini che, stagione dopo stagione, vendemmia dopo vendemmia, convincono in tutto e per tutto, dall’ampiezza olfattiva alla fragranza fruttata, dalla pulizia al palato all’equilibrio gustativo. Tutte a denominazione di origine controllata e garantita “Offida”, sono etichette, quelle che escono dalla cantina di Emanuele Dianetti, integre e vibranti in ogni minima sfumatura organolettica, espressione profonda e sincera di quella che è la più antica tradizione enologica marchigiana.