Tre giorni nelle Langhe: la guida definitiva per l’enoturista

Una Wine Experience in Piemonte
Nuovo appuntamento con la rubrica sull’enoturismo di Tannico, dove la nostra passione per il mondo del vino e del buon cibo incontra l’insaziabile spirito da esploratore che è in noi. Con itinerari studiati insieme al nostro Wine Expert, Fulvio di Lecce, dopo averti dato qualche dritta su come passare un weekend a Montalcino e una settimana in Sicilia, oggi ti raccontiamo cosa faremmo noi in un fine settimana nelle Langhe.
Come da nostra cifra stilistica ormai, consigliamo di lasciare a casa qualunque scrupolo sulla dieta, e invece di portare scarpe da promenade tra le vigne e una cintura con molti buchi.
La nostra stagione preferita per andare a zonzo nelle Langhe? Premesso che in realtà sono uno spettacolo in tutte le stagioni, a noi piace molto l’autunno, durante il periodo delle famose nocciole piemontesi. Scoprirai come tra le colline Patrimonio Unesco, si nascondano borghi, cantine, ristoranti, e famiglie legati a doppio filo alla storia di questa terra, e dove si intravede anche la trama della grande storia italiana con il lascito dei Savoia e della loro influenza. Pronti? Si parte.
Giorno 1
Sveglia presto perché la giornata sarà piena e ricca. Iniziamo da nord e pian piano ci dirigeremo verso sud: la partenza è a Barbaresco, con un piccolo giro in centro tra le botteghe. Sali in cima alla Torre e goditi la vista a 360 gradi sulla valle del Tanaro.
Visita all’Azienda Agricola Sottimano
È verso la fine degli anni ‘60 che inizia questa storia. Finiti gli studi di enologia, con entusiasmo - e lui dice anche un po’ di fortuna - Rino Sottimano acquista la cascina e alcuni appezzamenti ai Cottà. Da allora e sempre, la strada scelta è stata quella della sostenibilità e del minimalismo degli interventi. Negli anni, Rino e la moglie Anna hanno acquisito alcuni dei territori più belli della zona, e la produzione oggi conta: 5 cru di Barbaresco, Currà, Cottà, Fausoni, Pajorè e Basarin, il Dolcetto Bric del Salto, la Barbera Pairolero e il Matè, vino rosso da uve Brachetto. Una visita con degustazione in questa cantina di qualità e valore, apprezzata da noi e dalla critica, è una tappa che ti consigliamo caldamente.
Collezione Sottimano
Pranzo stellato al Centro di Priocca

Per il pranzo ti raccomandiamo di passare a salutare la famiglia Cordero al ristorante stellato Centro a Priocca. Il locale in se è storico, ed è amorevolmente guidato dalla stessa famiglia sin dal 1956. Non solo la cucina e l’ambiente sono un vero omaggio alla tradizione delle Langhe, a partire dai deliziosi tajarin fino alla finanziera, fino al loro famoso fritto misto. Ma anche la cantina merita una menzione speciale. Con una collezione di vecchie annate da far invidia alle migliori enoteche, troverai una carta dei vini di grande spessore, in particolare per i vini piemontesi e francesi. È davvero il punto di riferimento della zona per tutti gli appassionati di vino.
Visita a Castello di Verduno: la cantina del re Carlo Alberto
Castello di Verduno è una delle pochissime cantine storiche che possa vantare vigneti di proprietà sia nella zona del Barolo che nella zona del Barbaresco. Questo è uno di quei luoghi magici in cui le vite di personaggi storici s’incontrano per un breve ma fatidico momento con quelle di piccoli grandi imprenditori. Il Castello di Verduno fu acquistato da Re Carlo Alberto di Savoia nel 1838, che lo adibì a tenuta e cantina reale, e fu sede di varie sperimentazioni e vinificazioni di Nebbiolo da parte del suo enologo. Sarà poi spesso dimora del nipote, Oddone Savoia, di salute cagionevole. La storia dell’azienda prende il via quando la famiglia Burlotto acquistò il Castello e le terre da Casa Savoia nel 1909, e poi con il matrimonio tra Gabriella Burlotto e Franco Bianco, proveniente da una famiglia che già produceva vino a Barbaresco. Visita le cantine centenarie e fatti conquistare da una delle varie proposte che l’azienda offre, in termini di experience, degustazioni e pairing.
Collezione Castello di Verduno
Cena e soggiorno all’agriturismo Ca’ del Re

Restiamo nel borgo di Verduno, all’Agriturismo Ca’ del Re, dove a offrirti una cena da ricordare è il trio sui generis di tre chef, uno italiano e due giapponesi. Tre samurai alla corte del re, che mixano conoscenza e passione per la tradizione culinaria locale, e creatività, con nuovi abbinamenti e sapori.
Punto di ristoro perfetto, resta a dormire in una delle confortevoli camere che si affacciano sul giardino e il suo ciliegio secolare. Se hai tempo, consigliamo di approfittare anche della piscina panoramica, che dà sulle colline del Barolo.
Giorno 2
Siamo al secondo giorno del nostro itinerario tra le Langhe, e se l’enoturista e il buongustaio che sono in te hanno ancora voglia di avventura, oggi ci sarà senza dubbio pane (e vino) per i tuoi denti.
Visita alla cantina Trediberri: un vino senza dogmi

Entri in cantina e ti trovi davanti proprio i tre di Berri, Nicola, Federico e Vladimiro, che nel 2007 hanno mollato le loro occupazioni per inseguire il sogno di fare vino “come si faceva una volta, ma con i piedi per terra”. Hanno comprato 7 ettari a La Morra, messo le mani in pasta – letteralmente – e oggi vinificano solo il raccolto del loro vigneto. È una cantina che non ama dogmi e protocolli: le vinificazioni sono solitamente in cemento, ma amano anche il legno o l’acciaio a seconda delle annate e del vitigno; macerazioni e affinamenti vengono calibrati per ottenere vini il più bevibili ed equilibrati possibile.
Collezione di TrediberriPranzo all’Osteria More e Macine: la cucina di una volta
A pranzo consigliamo il luogo d’incontro per eccellenza di tutti i produttori di Langa, l’Osteria More e Macine. È il locale “alla buona” nel miglior senso del termine, dove le tovagliette di carta non sono in contraddizione con una lista dei vini enorme, e il cibo semplice è semplicemente delizioso. Accoglienza genuina e orario continuato coronano il tutto.

Visita alla cantina Giacomo Fenocchio:
le Langhe sono un affare di famiglia

La cantina Giacomo Fenocchio si trova a Monforte d’Alba, nel cuore delle Langhe: qui la famiglia Fenocchio si occupa di viticoltura dal 1864. A partire dagli anni ’70, con Claudio e Albino, inizia un nuovo percorso enologico, sempre più attento alle potenzialità naturali del territorio, oltre che al rispetto per il lavoro condotto dalle generazioni passate. I vigneti attualmente si estendono per una superficie di circa 15 ettari e sono coltivati seguendo i metodi biologici, anche se l’azienda non è ancora certificata: non è una priorità per la cantina, abituata ad assecondare nel processo produttivo tempi e ritmi della natura.
Non tutti sanno che proprio con questa cantina storica, noi di Tannico abbiamo creato la prima delle nostre Blending Stories, i vini che facciamo a quattro mani con cantine scelte e fidate. Un Langhe Rosso, un Nebbiolo e un sontuoso Barolo che uniscono la tradizione, l’esperienza di Fenocchio all’occhio moderno e attento dei nostri esperti. Dalla vigna all’etichettatura, abbiamo seguito con amore la nascita di questi tre vini.
Blending Stories x Giacomo FenocchioCena da Guidoristorante, una stella che brilla da 60 anni
Guido ristorante si trova all’interno del Villaggio Narrante di Fontanafredda, e ti portiamo qui per la prossima tappa culinaria. Questa storica stella Michelin del Piemonte ti accoglie al primo piano della Villa Reale, villa dove pranzavano Re Vittorio Emanuele II e la Bella Rosina. Lo chef Ugo Alciati e il fratello Piero propongono un’esperienza culinaria di alto livello con piatti legati alla tradizione, alla memoria e alla stagionalità. Una vera eccellenza sotto tutti i punti di vista. E plin buonissimi.

Dormire nel Villaggio Narrante a Cascina Galarej

A proposito di Villaggio Narrante, sapevi che nel cuore del Barolo a Serralunga d’Alba, ci sono 120 ettari di riserva bionaturale? Il villaggio nacque per volontà di Emanuele Alberto, figlio di Vittorio Emanuele II di Savoia e della sua sposa morganatica Rosa Vercellana. Lui voleva realizzare, oltre all’azienda vitivinicola, una comunità di persone. Una comunità che esiste ancora, con 30 luoghi e scorci che raccontano le storie del borgo e dei suoi 160 anni. Qui trovi anche una ex-cascina che ora ospita un wine resort hotel&spa 4 stelle: Cascina Galarej. Apoteosi di soggiorno romantico, le camere e le suite ispirano benessere e relax, in un luogo che rigenera corpo e mente.
Giorno 3
Per l’ultimo giorno ti proponiamo un piccolo twist. Due varianti, una per il tuo mezzo di trasporto e una per cena e pernotto. Ora ti spieghiamo tutto.
Visita alla cantina Réva con experience

Partiamo con una visita alla cantina Réva. A Monforte d’Alba troverai ad accoglierti la cantina e resort di Miroslav Lekes, imprenditore, collezionista e grande appassionato di vini. Il progetto nasce nel 2012 ma in pochi anni vengono acquisiti dei nuovi vigneti all'interno dei cru più prestigiosi dell'area del Barolo, tra cui il vigneto Lazzarito, e la cantina si fa subito un nome tra le realtà dall’approccio artigianale e sostenibile più interessanti. A completare la cantina vengono inaugurati il Réva Resort e Fre (Ristorante 1 stella Michelin). La cantina e il Resort offrono una serie di visite ed experience che ti faranno sognare: dalle degustazioni dei vini tipici di Langa alle cooking classes e cacce al tartufo.
Qui hai due opzioni per proseguire: continuare la tua giornata nel tuo veicolo oppure provare a bruciare qualche caloria in più noleggiando una delle e-bike che Réva mette a disposizione. A te la scelta.
Collezione RévaPranzo alla Trattoria da Renza, nella sua storica terrazza
Se stai pensando “A questo punto sarebbe proprio bello sorseggiare un calice di vino, di fronte a un panorama da cartolina”, allora ti abbiamo letto nel pensiero. E abbiamo già provveduto.
La Terrazza da Renza, a Castiglione Falletto, oltre ad avere una terrazza magnifica che dà sulle colline Patrimonio Unesco, ha una cantina che offre un’ampia selezione di vini locali, dai più importanti e ricercati produttori ai nuovi astri nascenti del panorama vitivinicolo. Qui mamma Renza ha fatto degli antipasti della tradizione piemontese un’arte.

Visita a Scarzello: fare vino è un’abitudine di famiglia

Proseguiamo con una visita alla cantina, un luogo senza tempo e senza mode. Quando tre generazioni di vignaioli di Barolo decidono di esprimere semplicemente l’evoluzione della loro terra, guidati dall’intuito e dalla tradizione, possiamo essere sicuri che valga la pena andare a conoscere la famiglia. Langhe Nebbiolo, Barbera d’Alba, Barolo, fino ad arrivare al Cru di Sarmassa: ti attende un’esperienza mistica.
Collezione ScarzelloCena a Felicin, meta di buongustai da generazioni
Felicin è un ristorante storico, meta di buongustai e sommelier da ben quattro generazioni. Splendida vista sulle colline ricoperte di vigne, accoglienza e ospitalità che invitano a tornare, e la cucina è quella della tradizione famigliare, con ingredienti biologici e locali. Una menzione d’onore meritano i tajarin, prodotti nel loro laboratorio, dove vengono ancora utilizzati la ricetta, i processi e i tempi di lavorazione stabiliti del fondatore Felicin. La cantina è una vera chicca per gli appassionati.
Se non devi restituire l’e-bike, considera di rimanere anche a dormire. Gli ospiti possono alloggiare nell’albergo diffuso ante litteram nel magico borgo di Monforte d’Alba.

Si torna da Réva: relax e benessere

Per chi ha noleggiato l’e-bike alla mattina, tornare da Réva per approfittare del resort con piscina, spa e ristorante stellato è senz’altro la scelta migliore. Potrai approfittare dei Réva Residences, 9 eleganti appartamenti situati a pochi passi dal centro di Monforte d'Alba, oppure del Réva Resort, dove il lusso è un piacere dei sensi.
Consigliamo anche la cena presso il ristorante stellato Fre, dove si parte dalle Langhe e si arriva lontano.
Stay tuned per il prossimo itinerario

Chiudiamo così, in bellezza, anche questa gita con le migliori raccomandazioni dei nostri wine expert. Se ti è piaciuto questo itinerario, ti piaceranno anche i prossimi in arrivo, quindi continua a seguirci per non perderti i nostri consigli di viaggio.
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