Nebbiolo d’Alba DOC “Ca Veja” 2021 - Paitin
Paitin

Nebbiolo d’Alba DOC “Ca Veja” 2021 - Paitin

23,00 €
  • In pronta consegna (fino a 6 prodotti)
  • Annata: 2021
  • Denominazione: Nebbiolo d’Alba DOC
  • Vitigno: nebbiolo 100%
  • Alcol: 14%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2030
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Pranzo in famiglia
  • Giudizio di Tannico: 81pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Primi di terra, Secondi di terra

Note di degustazione

Rosso granato alla vista, il ventaglio olfattivo apre su note di mora e mirtillo, e prosegue con sensazioni balsamiche, speziate e tostate. Bella la progressione in assaggio, contraddistinta da una piacevole freschezza e da tannini vigorosi ma integrati nel corpo.

Abbinamenti

Rosso duttile, da abbinare a primi e secondi della cucina di terra, in particolare con le ricette arricchite da sughi o salse.

Nebbiolo d’Alba DOC “Ca Veja” 2021 - Paitin: Perchè ci piace

Il vigneto denominato “Ca Veja”, ovvero “casa vecchia”, vanta una storia antichissima e presenta condizioni uniche per le uve nebbiolo, che affondano le radici in un suolo che presenta una rara combinazione di Arenarie di Diano e Marne di Sant’Agata. Il Nebbiolo d’Alba DOC “Ca Veja” è prodotto con una fermentazione in acciaio con la tecnica del “cappello sommerso”, seguita da una maturazione di 18 mesi in botti di rovere di Slavonia. Un rosso complesso, capace di esprimere una perfetta sintesi di forza e grazia.

Cantina

La storia della cantina ha inizio nel lontano 1796 quando Benedetto Elia, soprannominato “Paitin”, acquistò la cascina posta nei pressi di Neive, in Piemonte. Successivamente il figlio Giuseppe ampliò la superficie vitata e acquistò le splendide cantine sotterranee dedicate all’invecchiamento dei vini. Intenso da sempre il legame con l’estero, avviato già nel 1898 con l'esportazione del proprio vino, mentre nel 1893 fu imbottigliato per la prima volta il “Sorì Paitin”, considerato a tutti gli effetti uno dei primi Barbaresco della storia. Oggi l’azienda è ancora di proprietà della famiglia Elia e vanta 17 ettari vitati coltivati con le varietà tipiche dell’area, il dolcetto, la barbera, ma soprattutto il nebbiolo per quanto concerne le bacche rosse, mentre l’arneis è protagonista assieme a piccole parcelle di riesling, tra le bacche bianche. Paitin ha deciso di puntare inoltre sul rispetto dell’ambiente e tutti i vigneti sono oggi in conversione al biologico. L’obiettivo di questa antica cantina piemontese è quello di produrre i classici vini del territorio, rimanendo fedele alla tradizione, come testimonia il grandioso Barbaresco DOCG “Sorì Paitin, che da oltre un secolo è ancora il vino di punta, capace anno dopo anno di confermarsi al vertice. Ma l’intera gamma dei vini è di notevole pregio, a dimostrazione di come Paitin è stata capace di portare avanti la propria storia con consapevolezza ed equilibrio, senza mai cedere alle tentazioni delle mode passeggere, mantenendo così inalterato il proprio stile unico e irriproducibile.

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