Langhe Nebbiolo DOC “Starda” 2023 - Paitin
Paitin

Langhe Nebbiolo DOC “Starda” 2023 - Paitin

17,00 €
  • In pronta consegna (fino a 8 prodotti)
  • Annata: 2023
  • Denominazione: Langhe Nebbiolo DOC
  • Vitigno: nebbiolo 100%
  • Alcol: 14%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2028
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 87pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Secondi di carne rossa, Selvaggina

Note di degustazione

Rosso rubino di media carica cromatica, esprime al naso sensazioni di frutti rossi e neri, terra bruciata, liquirizia e menta. Bocca che coniuga potenza ed eleganza, austera e lunga nella scia aromatica.

Abbinamenti

Rosso che richiede secondi piatti a base di carni rosse e selvaggina. Da provare con un petto d’anatra alla riduzione di Porto.

Langhe Nebbiolo DOC “Starda” 2023 - Paitin: Perchè ci piace

Questo Langhe Nebbiolo DOC “Starda” 2016 della cantina Paitin è prodotto con le uve coltivate nell’omonima vigna posta nei pressi del paese di Neive. Le fermentazioni e macerazioni avvengono in vasche verticali per un periodo che varia tra i 30 ed i 35 giorni, con l’ausilio della tradizionale tecnica piemontese del “cappello sommerso”. La maturazione è eseguita in grandi botti di rovere di Slavonia per 12 mesi. Sentori scuri, di terra bruciata, liquirizia, affumicati e mentolati danno a questo vino uno stile meditativo, ed una personalità virile, muscolare.

Cantina

La storia della cantina ha inizio nel lontano 1796 quando Benedetto Elia, soprannominato “Paitin”, acquistò la cascina posta nei pressi di Neive, in Piemonte. Successivamente il figlio Giuseppe ampliò la superficie vitata e acquistò le splendide cantine sotterranee dedicate all’invecchiamento dei vini. Intenso da sempre il legame con l’estero, avviato già nel 1898 con l'esportazione del proprio vino, mentre nel 1893 fu imbottigliato per la prima volta il “Sorì Paitin”, considerato a tutti gli effetti uno dei primi Barbaresco della storia. Oggi l’azienda è ancora di proprietà della famiglia Elia e vanta 17 ettari vitati coltivati con le varietà tipiche dell’area, il dolcetto, la barbera, ma soprattutto il nebbiolo per quanto concerne le bacche rosse, mentre l’arneis è protagonista assieme a piccole parcelle di riesling, tra le bacche bianche. Paitin ha deciso di puntare inoltre sul rispetto dell’ambiente e tutti i vigneti sono oggi in conversione al biologico. L’obiettivo di questa antica cantina piemontese è quello di produrre i classici vini del territorio, rimanendo fedele alla tradizione, come testimonia il grandioso Barbaresco DOCG “Sorì Paitin, che da oltre un secolo è ancora il vino di punta, capace anno dopo anno di confermarsi al vertice. Ma l’intera gamma dei vini è di notevole pregio, a dimostrazione di come Paitin è stata capace di portare avanti la propria storia con consapevolezza ed equilibrio, senza mai cedere alle tentazioni delle mode passeggere, mantenendo così inalterato il proprio stile unico e irriproducibile.

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