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Domaine Marie Thibault

"Non sempre chi si approccia al mondo del vino proviene da famiglie che possono vantare conoscenze tramandate da generazioni, o che hanno dato origine a realtà produttive con una memoria storica plurisecolare. Talvolta il richiamo della viticoltura fa presa su persone che nulla sanno di vino, e che impiegano quindi tutte le loro risorse, fisiche, mentali ed economiche, per mettersi al passo con un settore in continuo cambiamento, che anno dopo anno presenta nuove sfide, dalla vendemmia al clima, passando anche per logiche commerciali in perenne evoluzione.
Una bella storia è quella che porta Marie Thibault a dare vita al proprio Domaine a Ligniéres de Touraine, all’interno della denominazione Azay-Le-Rideau. Ci troviamo nei confini della regione della Valle della Loira, area produttiva che, vista l’estensione, attraversa microclimi diversi, ideali per la creazione di tipologie i cui stili risultano sostanzialmente differenti al palato.
Qui Marie coltiva il proprio piccolo angolo di paradiso, 3,5 ettari di terreno, in cui crescono vitigni a bacca bianca e rossa, come chenin blanc, grolleau, cot e gamay. Tra i filari, dove l’età media delle piante è di circa 50 anni, i vigneti vengono condotti con metodi di agricoltura biologica certificata dall’istituto AB dal 2014. Un grande riconoscimento, che però, per volere di Marie, non compare in etichetta: questo perché ogni vino viene vissuto da lei in maniera fortemente personale, poco categorizzabile in diciture o cornici ideologiche che spesso lasciano il tempo che trovano.
Ogni anno, l’energia e la passione di Marie danno origine a una piccola produzione, che si attesta intorno alle 10.000 bottiglie, ripartite tra diverse etichette di vini bianchi, rossi e pétillant. Proprio questi ultimi – nello specifico il “La Roue qui tourne”, declinato sia in versione bianca che rosata – rappresentano il tocco di originalità di una gamma lineare e ordinata, che dà libera voce al terroir di provenienza.
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