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Cima

I colli di Candia, posti in Toscana in provincia di Massa Carrara, sono conosciuti fin dall’antichità come zona vocata alla viticoltura. È in questa magnifica posizione tra il Mar Tirreno e le Alpi Apuane che dal 1995 opera Cima, un’azienda considerata pionieristica per la scelta di puntare da sempre sulla valorizzazione delle varietà locali come la massaretta e il vermentino nero. Cima possiede 22 ettari vitati nei quali, oltre alle cultivar precedentemente citate, trovano spazio il vermentino, il sangiovese e il merlot, che danno vita a vini dal sincero legame con il territorio e dotati di un notevole potenziale di invecchiamento. In particolare il vermentino nero e la massaretta, entrambe bacche rosse storicamente diffuse nell’area dei colli di Candia, hanno evidenziato una naturale predisposizione a sfidare il tempo. L’azienda opera da alcuni anni nel rispetto dei principi della biodinamica e vanta collaborazione importanti con tecnici qualificati, sia in vigna che in cantina. La scelta di perseguire una filosofia in grado di unire sinergicamente scienza, terroir e abilità imprenditoriali, ha portato ad importanti soddisfazioni, oltre che dal mercato internazionale, dalla critica specializzata. Grazie a Cima il vino di Candia è riuscito a distaccarsi dallo stereotipo di vino dai fasti antichi, diventando un’entità di rilievo assoluto. La produzione dell’azienda, abilmente condotta da Giovanni Cima e dal figlio Aurelio, è limitata ad un numero ristretto di etichette, ottenute prevalentemente da singole varietà: per quanto concerne i vini bianchi il protagonista è il vermentino, impiegato in etichette a denominazione Candia dei Colli Apuani DOC come nel caso del “Vigneto Alto” e del “Chiave di Volta”. I vini rossi nascono invece da vermentino nero, massaretta e sangiovese. L’impegno profuso e gli importanti risultati ottenuti confermano che la strada intrapresa dalla famiglia Cima è quella giusta e le prospettive per il futuro sono più che positive.