Romangia Bianco IGP "Bianco" 2022 - Dettori
Dettori

Romangia Bianco IGP "Bianco" 2022 - Dettori

39,90 €
  • In pronta consegna
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Romangia IGP
  • Vitigno: uve tradizionali
  • Alcol: 14%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2023/2027
  • Temperatura di servizio: 10/12 °C
  • Momento per degustarlo: Occasioni speciali
  • Giudizio di Tannico: 90pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Primi di pesce, Secondi di pesce

Note di degustazione

Giallo paglierino, dai chiari riflessi più scuri. Al naso esprime un profilo olfattivo di grande originalità grazie ad una profondità non comune: note di frutta matura sono affiancate a sentori di spezie orientali elevate all'ennesima potenza da una bella traccia ossidativa. In bocca è travolgente per volumetria, per equilibrio e, in ultima analisi, per potenza. Si tratta di un assaggio travolgente, il cui equilibrio va ricercato nel perfetto bilanciamento che riesce ad esprimere tra sapidità e corpo. Chiude con un finale commovente per persistenza, sul frutto.

Abbinamenti

A tutto pasto, il "Bianco" di Dettori è vino che cerca abbinamenti gustosi ed appaganti. Paste ripiene e risotti impreziositi da spezie mediterranee.

Romangia Bianco IGP "Bianco" 2022 - Dettori: Perchè ci piace

Vino di grande solarità, bellissimo nella sua espressione di così tante e varie sfaccettature. Si tratta di un vino la cui diraspatura, macerazione e fermentazione spontanea avviene 3/4 giorni in cemento. Affina poi per 5 mesi in piccole vasche di cemento e in seguito in bottiglia. Non essendo sottoposto a chiarifica e filtrazione, il consiglio è quello di di lasciarlo respirare nel bicchiere qualche minuto per potersi esprimere al meglio, prima di berlo. Un vino trascinante.

Cantina

"Vogliamo che i nostri vini rappresentino l’essenza del nostro Terroir. Quello reale, vero. Creiamo Vini di Tradizione e di Territorio. Vini liberi. Liberi di esprimere se stessi, liberi di esprimere appieno un territorio poiché sono una semplice spremuta d’uva fermentata. Non sono vini schiavi delle logiche commerciali e di marketing. Non sono vini studiati e confezionati ad arte per un cliente importante"

Non potevano esserci parole migliori di quelle che il giovane Alessandro Dettori ha scelto per presentare i vini che ogni anno escono dalla sua cantina di Sennori, in provincia di Sassari.

La rinascita dell'enologia sarda più autentica

Una splendida realtà, quella di Dettori, che nel corso degli anni si è imposta come protagonista della rinascita della Sardegna del vino più autentica.

Vermentino, cannonau, monica, pascale e moscato, provenienti da vigne anche centenarie, sono le varietà più tradizionali di questo territorio, la Romangia. In campagna, oltre allo zolfo, non vengono utilizzati prodotti di sintesi, né tanto meno diserbanti e sostanze chimiche, e i circa ventiquattro ettari vitati di proprietà aziendale, sono condotti nel massimo rispetto di ambiente, natura ed ecosistema, così da arrivare a raccogliere grappoli in grado di racchiudere la più pura espressione di ciò che è stata la stagione e di ciò che è il territorio.

I vini essenziali di Dettori

In cantina, tanto rigorosi quanto essenziali sono i passaggi produttivi, per cui non vengono aggiunti lieviti, enzimi o altri coadiuvanti, e il vino non viene filtrato, non viene chiarificato e non viene barricato.

Il consiglio è quello di lasciarlo riposare per qualche giorno dopo il trasporto, e di ossigenarlo nel bicchiere affinché possa esprimersi al meglio: dal vino rosso sardo atipico, il “Renosu”, incrocio tutto autoctono di Cannonau, Monica e Pascale, al “Chimbanta”, dal “Tenores” al “Badde Nigolosu”.
Che siano bianchi o rossi, quelli di Dettori sono vini magnetici e profondi, che valgono senza dubbio l'attesa, e che soprattutto sono capaci di trasmettere l’essenza più vera delle terre di Sardegna.

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