Barolo Monvigliero DOCG  2021 Magnum - Vietti (cassetta di legno)
Vietti

Barolo Monvigliero DOCG 2021 Magnum - Vietti (cassetta di legno)

450,00 €
Esaurito
  • Annata: 2021
  • Denominazione: Barolo DOCG
  • Vitigno: nebbiolo
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 1.5L
  • Consumo ideale: 2025/2030
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Ricorrenza da festeggiare
  • Giudizio di Tannico: 91pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Primi di terra, Secondi di carne rossa

Note di degustazione

Rosso rubino con riflessi granato. Al naso si distinguono delicati profumi floreali di rosa, note di piccoli frutti rossi maturi, seguiti da tocchi di sottobosco, di cacao e sentori speziati; al sorso si rivela equilibrato, intenso, dal tannino rotondo e con una piacevole scia di spezie nel lungo finale.

Abbinamenti

Si abbina con brasati, arrosti e primi piatti conditi con sughi a base di carne e funghi.

Barolo Monvigliero DOCG 2021 Magnum - Vietti (cassetta di legno): Perchè ci piace

La collina di Monvigliero è storicamente riconosciuta come il cru più importante di Verduno ed uno fra i più prestigiosi dell'intera zona di produzione del Barolo. In quest'area, caratterizzata da un terreno ricco di limo e marne, la celebre azienda vinicola Vietti raccoglie manualmente i migliori grappoli di nebbiolo: il 60% viene vinificato a uva intera, a cui viene aggiunto il restante 40%, diraspato. In seguito alla fermentazione, il vino affina per almeno 24 mesi in botte di rovere. Elegante e fine, il Barolo Monvigliero si distingue per complessità aromatica e profondità espressiva.

Cantina

Quattro generazioni di vignaioli

Vignaioli da quattro generazioni, fu Carlo Vietti a fondare la cantina alla fine del XIX secolo, nel comune di Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe.

Agli inizi del '900, il figlio Mario iniziò a vendere i vini Barolo che avevano cominciato a produrre, focalizzando l'azienda di famiglia esclusivamente sull'attività vitivinicola.

La vinificazione in cru

A partire dagli anni '60, è la figlia Lucia, assieme al marito enologo Alfredo Currado, a portare avanti il lavoro della cantina Vietti, concentrandosi sempre più su una produzione di qualità elevata, e posizionando l’azienda tra le migliori delle Langhe, iniziando sin da allora a esportare i propri prodotti su importanti mercati stranieri come quello tedesco, svizzero e americano.

Alfredo peraltro fu il primo a vinificare separatamente i singoli vigneti, in un'epoca come quella degli anni '60 in cui il Barolo non era concepito come un vino da singoli "cru", bensì nasceva dalla vinificazione di tutte le vigne assieme.

L'altra grande visione pionieristica di Alfredo è stata quella di valorizzare l'arneis, vitigno autoctono a lungo dimenticato dai produttori della zona: la cantina ha iniziato a vinificarlo in purezza, e così hanno fatto altri produttori in seguito, portando oggi l'arneis a essere l'uva a bacca bianca più importante del territorio.

I vini di Vietti

Nel 1970 Luciana e Alfredo, grandi appassionati d’arte, grazie all’amicizia con alcuni artisti, iniziano a cambiare il volto delle loro etichette.
Dal 2000, col ritiro dall’attività dei genitori, Mario Cordero e Luca Currado acquisiscono l’intera proprietà aziendale continuando l’attività produttiva sempre nel più grande rispetto della tradizione ma con mentalità aperta ed evolutiva, nella ricerca della massima qualità e piacere del vino.
Dai 35 ettari vitati di proprietà sono prodotti il Dolcetto e la Barbera “TreVigne”, l’Arneis e il Moscato d’Asti Cascinetta, i “cru” Rocche, Brunate, Lazzarito, Ravera e Riserva Villero nel Barolo, Masseria nel Barbaresco, Scarrone e Vigna Vecchia nel Barbera d’Alba, e, dal 1996, La Crena nel Barbera d’Asti.

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