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Gigi Rosso

"Se il Barolo potesse parlare, racconterebbe la storia di Gigi Rosso."; Gigi Rosso, mancato nel dicembre del 2018, infatti, oltre ad essere un enologo di grande umanità ed esperienza, era considerato un "Maestro" dei grandi vini piemontesi. Deciso a mettersi in proprio, dopo aver collaborato per anni con realtà come Cinzano, Gigi Rosso ha fondato la propria azienda vitivinicola, impegnandosi, al contempo, nella crescita, a livello internazionale, di Langhe e Roero. "Le Langhe sono la mia casa”, diceva, “Mi chiamano enologo, mi citano come esperto di vini, mi definiscono un pioniere, ma la verità è solo una: quando parla la natura io ascolto. La mia terra ha molto da raccontare e io ho molta voglia di ascoltare”. Oggi, a gestire la sua azienda a Castiglione Falletto, nel cuore della zona del Barolo, sono il figlio Maurizio e il nipote Andreas e se il passaggio alla seconda e terza generazione ha portato una sferzata di energia e tante novità, la tradizione è ancora, e sempre, viva e non mancano passione e dedizione. Oggi, nel catalogo Gigi Rosso, troviamo rossi eccellenti, insigniti di punteggi altissimi; tra questi il Barolo Riserva dell'Ulivo, di cui lo stesso Veronelli, nel suo “Catalogo dei Vini da favola” scrisse “Al termine di una bottiglia di Riserva dell’Ulivo una suggestione tanto mi avvince che ricomincerei.”; il Barolo Trecomuni ottenuto attraverso una formula che ricalca l’antica tradizione dell’assemblaggio fra vigne diverse; il Dolcetto di Diano d'Alba, un vino di grande personalità e dalle caratteristiche uniche. Tra i bianchi, invece, meritano una menzione il Langhe Chardonnay DOC, che grazie ai terreni tipici del territorio natio esprime un carattere del tutto originale, in grado di unire l’intensità della struttura al fascino degli aromi esotici e il Roero Arneis DOCG, pieno e gustoso al palato, capace di combinare la sua morbidezza aromatica con un retrogusto secco e lievemente minerale.