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Enza la Fauci

La tenuta “Enza La Fauci” nasce su un bellissimo terreno in prossimità della punta più orientale della Sicilia, esattamente a Capo Peloro, in quella zona che guarda parte dello Stretto di Messina, e dove Ulisse, durante il suo mitologico viaggio, incontra le sirene che lo ammaliano con la loro voce, al punto da far sì che l’eroe chiedesse ai suoi uomini di legarlo all’albero maestro della nave per resistere al sensuale richiamo.
Fondata agli inizi del secolo - nel 2003 per la precisione - l’azienda si colloca sul solco delle tradizioni familiari, che vedono i La Fauci coltivare uva e produrre vino sin dal secondo dopoguerra. Terreni misti di matrice argillosa e calcarea, spazzati da frequenti venti di scirocco e di tramontana, e un microclima caratterizzato da abbondanti precipitazioni invernali, rendono questa zona unica rispetto al resto della Sicilia, spesso connotata da panorami più aridi e più assolati. Il lavoro in vigna è esclusivamente manuale ed essendo azienda particolarmente attenta al totale rispetto della naturalità dei vini, non viene utilizzato nessun tipo di diserbante chimico, tanto da autodefinirsi ""più biologica del biologico"".
Tra i filari, le varietà che si incontrano sono quelle del nerello mascalese, del nerello cappuccio, della nocera e del nero d’Avola per quanto riguarda le bacche rosse, e del grecanico dell’Etna e dello zibibbo se si considerano invece le bacche bianche: in ogni caso uve allevate nel massimo rispetto di quello che è l’equilibrio di ambiente, natura, biodiversità ed ecosistema, così da arrivare puntualmente a raccogliere, vendemmia dopo vendemmia, grappoli di superba qualità, ricchi, sani, pregiati e concentrati in ogni loro più piccola sfumatura organolettica.
In cantina, ogni passaggio produttivo è portato avanti con attenzione, metodo e rigore, così da arrivare a ottenere vini rispondenti ai più alti standard qualitativi.
Dal “Case Bianche” all’“Incanto”, da “Oblì” al “Terra di Vento”, sono tutte etichette, quelle prodotte dall’azienda di Enza La Fauci, specchio fedele della migliore Sicilia se si parla di vino. Bottiglie da non lasciarsi sfuggire.