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Elio Perrone

L'azienda Elio Perrone porta il nome del padre di Stefano Perrone, oggi proprietario.
Stefano, che ha dato il nome di suo padre anche a suo foglio, così da ribadire le proprie radici, guida la sua attività con il supporto di sua moglie Giuliana; i due, stagione dopo stagione, curano e crescono le loro vigne al fine di preservare il tesoro che le generazioni precedenti gli hanno consegnato.
L'azienda è stata ribattezzata dagli addetti ai lavori "Sartoria Enologica", a voler sottolineare l'attenzione che Stefano e Giuliana prestano ai dettagli: nell’interpretazione di ogni vendemmia, di ogni vino e di ogni etichetta.
Stefano, infatti, tende ad assecondare le vigne, ad osservare le piante e a studiare le linee dei loro grappoli; durante l’estate ama immaginare le forme che avranno i suoi vini dopo la vendemmia, per poterli valorizzare ed esaltare, così da lasciarli esprimere, nella convinzione che condurre un vigneto sia una questione di sensibilità e non di dominio.
L'azienda è nata con il moscato, uva preziosa e delicata che richiede molte attenzioni, ed è proprio applicandosi con dedizione e meticolosità a questa varietà che Stefano e sua moglie hanno imparato l'arte della vendemmia e l'hanno poi applicata a tutte le altre uve che, negli anni, hanno deciso di allevare.
La cantina dell'azienda è certamente l'atelier della "Sartoria Enologica", un luogo dove poter immaginare, disegnare, provare e confezionare i vini; ogni dettaglio è, infatti, fondamentale: un grado in più di temperatura durante la fermentazione o una doga troppo tostata possono spostare l’equilibrio estetico di un vino, inoltre, anche le bottiglie e le etichette giocano un ruolo fondamentale, scegliendo quei formati che meglio si adattano alla corporatura dei vini.
I vini firmati Elio Perrone non sono mai banali, ogni bottiglia nasce con lo scopo di esprimere una visione originale o l’interpretazione inedita di un classico; che si tratti delle uve tradizionali del territorio come barbera e moscato o di vitigni internazionali, Stefano desidera raccontare, con ciascuna delle varietà a sua disposizione, la storia della sua famiglia e del suo lavoro di ricerca e sviluppo, curando i vini fino all’ultimo dettaglio.