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Botto

La famiglia Botto è da sempre legata alla coltivazione della vite; da ben 5 generazioni, infatti, la famiglia è dedita alla produzione di vino, in origine destinato principalmente al consumo famigliare.
La prima cantina della famiglia è nata però, ufficialmente, nel 1994, su iniziativa di Pier Luigi Botto, intenzionato ad iniziare a commercializzare il proprio vino.
La sede scelta per la cantina fu il Convento dei Cappuccini, sulla cima dell’abitato di Cassine, che nel frattempo il Canonico Don Giovanni Benzi lasciò alla nipote Paola, moglie di Pier Luigi.
In seguito, nel 2011, anche Andrea e Stefano, figli di Pier Luigi e Paola, entrano a far parte dell’attività di famiglia e si impegnano nell’incrementare la produzione di vino e nell’ampliare mercati e vigneti.
Oggi l’azienda conta 20 ettari vitati e la mission è quella di seguire la tradizione e, al contempo, applicare al meglio la tecnologia che l’evoluzione enologica rende disponibile.
I terreni della famiglia Botto si distribuiscono su tre comuni dell’Alto Monferrato: Ricaldone, Cassine e Strevi.
Le caratteristiche del suolo e le esposizioni variegate permettono ad ogni tipo di vitigno di trovare l’habitat ideale per esprimere il proprio potenziale; Ricaldone, in particolare, è un luogo di eccellenza per la produzione di uve da vino e qui si coltivano principalmente vitigni aromatici e varietà autoctone a bacca rossa.
La difesa del territorio e delle sue particolarità è un impegno condiviso da tutti in famiglia; Paola, Pier Luigi, i due figli Andrea e Stefano, insieme alle loro famiglie, curano con grande amore il loro angolo di Piemonte, di cui si sentono responsabili.
Tramandare ai figli una terra sana è un obbiettivo fisso e il pensiero di un’agricoltura responsabile, quindi virtuosa, orienta i metodi di coltivazione.
Tra i prodotti della famiglia Botto troviamo la Barbera d’Asti DOCG, il Dolcetto d’Acqui DOC, il Brachetto d’Acqui DOCG, il Moscato d’Asti DOCG e l’Acqui Rosé DOCG.