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Baldessari

Certe storie sono caratterizzate dalla passione fin dall'incipit, è il caso dell'Azienda Agricola Biologica Baldessari, nata dalla passione e dalla perseveranza di Giuseppe e Marco Baldessari che nel tempo libero iniziano a dedicarsi alla coltivazione di un terreno abbandonato. Lo fanno sul campo, coi libri in mano. Negli anni Ottanta lasciano i loro lavori per dedicarsi solamente alle vigne. Siamo sulle colline trentine, quindici ettari di vigneti localizzati fra 450 e 750 metri s.l.m. sulla collina a est di Trento, fra la frazione di Povo e il monte Celva. Il terreno, spesso con pendenze elevate, ha una composizione variegata nella struttura, soprattutto calcare e argilla, così da premettere di coltivare varietà diverse.
Nel 1990 l'Azienda Baldessari inizia la conversione al biologico dei vigneti, nel 1994 viene certificata ufficialmente come Azienda Agricola Biologica. Si tratta di una scelta coraggiosa e lungimirante per gli anni Novanta. La cantina viene costruita nel 1992 dai due fratelli, anche in cantina c'è un occhio di riguardo per l'aspetto naturale, la filosofia è quella di intervenire il meno possibile nella trasformazione delle uve.
La storia oggi continua con la passione di Michela e Mattia, i figli dei titolari, convinti che una conduzione biologica e rispettosa dell'ambiente sia necessaria: sulla vigna l'intervento è minimo, i terreni sono inerbiti così da salvaguardare un microsistema di insetti e favorire il terreno, le vigne non subiscono cimature o sfogliature invasive, la mancanza di irrigazione stimola le radici a scendere in profondità.
Una selezione attenta delle uve sane, mature e integre permette una vinificazione eccellente con interventi minimi. L'Azienda produce vini rossi, vini bianchi e uno spumante. Le linee di produzione sono tre: “Maso Lock”, il nome della vigna più in alto, che propone tre vini rossi, Merlot, Cabernet sauvignon e Pinot nero, e tre bianchi, Sauvignon, Pinot grigio e Chardonnay; “Pfaffe e Vini Speciali” il progetto più personale e identitario dell'azienda, “il sogno di creare un vino capace di rappresentarci”, e in questa linea vengono proposti un Teroldego “Peterle”, un uvaggio di uve rosse “Pfaffe Rosso”, un uvaggio di uve bianche “Marien” e un vino spumante “Pfaffe”, e infine la “Casa del Picchio Verde” una proposta ampia con un vino dell'Impero, prodotto dall'antica varietà autoctona Portoghese, “Lusitano”.