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Bricco Maiolica

Barolo DOCG “Contadin” 2013 - Bricco Maiolica

55,00 €

Esaurito

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  • Annata: 2013

  • Denominazione: Barolo DOCG

  • Vitigni: nebbiolo 100%

  • Alcol: 14.5%

  • Formato: 0.75l

  • Consumo ideale: 2018/2026

  • Temperatura di servizio: 18/20 °C

  • Momento per degustarlo: Cena formale

  • Giudizio di Tannico: 85pt

  • Tipologia: Rosso

  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Secondi di carne rossa, Selvaggina

Riconoscimenti annata corrente

  • Wine Enthusiast 88
  • Bibenda 4 Grappoli

Note di degustazione

Alla vista si presenta con un colore rosso rubino, tendente al granato nell’unghia. Petali di rosa, viola appassita e spezie dolci si alternano a sensazioni che virano verso il balsamico. Al palato è di ottimo corpo, energico, con un tannino muscolare e un sorso di ottima persistenza.

Abbinamenti

E’ un vino che ha una predisposizione verso le pietanze a base di carne e selvaggina, elaborate con preparazioni importanti. Da provare con un tagliere di formaggi stagionati, è da urlo con un uovo al tegamino accompagnato da una grattata di tartufo bianco d’Alba.

cantina

La storia dell’azienda Bricco Maiolica iniziò nel 1928, quando Bernardo Accomo, detto Cumot, acquistò i primi 5 ettari di terreno, il Bricco Maiolica appunto, nel territorio di Diano d’Alba, ... vai alla scheda della cantina

Barolo DOCG “Contadin” 2013 - Bricco Maiolica: Perché ci piace

Il Barolo DOCG “Contadin” è frutto della volontà di Beppe Accomo, proprietario della cantina Bricco Maiolica, di cimentarsi nella produzione del più grande vino rosso piemontese da invecchiamento. Un desiderio che è divenuto realtà pochi anni fa, con l’acquisizione di un vigneto all’interno della DOCG e con la prima annata imbottigliata finalmente nel 2012. Le uve di nebbiolo, accuratamente selezionate durante la fase della vendemmia, fermentano in acciaio con la tecnica del cappello sommerso, per poi affinare in botti di rovere di Slavonia per 24 mesi; dopo l’imbottigliamento si procede con un periodo di maturazione in vetro di altri 8 mesi prima della messa in commercio. Un’etichetta che, nonostante sia solo al secondo anno di produzione, si presenta già completa, dimostrando la grande capacità dell’azienda e di Beppe nel declinare il terroir piemontese anche tramite le denominazioni più blasonate.

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