Barolo Ravera DOCG 2021 Magnum - Vietti (astuccio)
Barolo Ravera DOCG 2021 Magnum - Vietti (astuccio)
Barolo Ravera DOCG 2021 Magnum - Vietti (astuccio)
Barolo Ravera DOCG 2021 Magnum - Vietti (astuccio)
Vietti

Barolo Ravera DOCG 2021 Magnum - Vietti (astuccio)

450,00 €
Esaurito
  • Annata: 2021
  • Denominazione: Barolo DOCG
  • Vitigno: nebbiolo 100%
  • Alcol: 14.7%
  • Formato: 1.5L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2031/2051
  • Temperatura di servizio: 18/20 °C
  • Momento per degustarlo: Occasioni speciali
  • Giudizio di Tannico: 98pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Secondi di carne rossa

Note di degustazione

Color rosso granato profondo. All'olfatto, note complesse e fine di fiori, piccoli frutti scuri, spezie, cuoio e tabacco. Al palato è fine con sensazioni di frutti rossi maturi. Il tannino è dolce, croccante e persistente. Persistente, strutturato.

Abbinamenti

Il Barolo Ravera di Vietti si accosta magicamente a preparazioni importanti a base di carni rosse, gulasch, manzo alla Stroganoff o un brasato al vino rosso. Ottimo anche con piatti di terra e formaggi stagionati.

Barolo Ravera DOCG 2021 Magnum - Vietti (astuccio): Perchè ci piace

Questo Barolo di Vietti nasce da uno dei più importanti cru del comune di Novello, Ravera, famosa MGA. Le viti, che raggiungono anche i 60 anni di età, godono di una favolosa esposizione ovest/sud-ovest. Dopo la vendemmia, effettuata rigorosamente a mano, segue una fermentazione di circa 2 o 3 settimane in vasca di acciaio a contatto con le bucce. Lenta malolattica in botte, dove il vino rimane più di 2 anni sulle fecce senza travasi. Affinamento complessivo di circa 30 mesi in botti grandi di rovere. Un grande Barolo tradizionale, da lasciare in cantina per far raggiungere il suo massimo splendore tra qualche anno.

Cantina

Quattro generazioni di vignaioli

Vignaioli da quattro generazioni, fu Carlo Vietti a fondare la cantina alla fine del XIX secolo, nel comune di Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe.

Agli inizi del '900, il figlio Mario iniziò a vendere i vini Barolo che avevano cominciato a produrre, focalizzando l'azienda di famiglia esclusivamente sull'attività vitivinicola.

La vinificazione in cru

A partire dagli anni '60, è la figlia Lucia, assieme al marito enologo Alfredo Currado, a portare avanti il lavoro della cantina Vietti, concentrandosi sempre più su una produzione di qualità elevata, e posizionando l’azienda tra le migliori delle Langhe, iniziando sin da allora a esportare i propri prodotti su importanti mercati stranieri come quello tedesco, svizzero e americano.

Alfredo peraltro fu il primo a vinificare separatamente i singoli vigneti, in un'epoca come quella degli anni '60 in cui il Barolo non era concepito come un vino da singoli "cru", bensì nasceva dalla vinificazione di tutte le vigne assieme.

L'altra grande visione pionieristica di Alfredo è stata quella di valorizzare l'arneis, vitigno autoctono a lungo dimenticato dai produttori della zona: la cantina ha iniziato a vinificarlo in purezza, e così hanno fatto altri produttori in seguito, portando oggi l'arneis a essere l'uva a bacca bianca più importante del territorio.

I vini di Vietti

Nel 1970 Luciana e Alfredo, grandi appassionati d’arte, grazie all’amicizia con alcuni artisti, iniziano a cambiare il volto delle loro etichette.
Dal 2000, col ritiro dall’attività dei genitori, Mario Cordero e Luca Currado acquisiscono l’intera proprietà aziendale continuando l’attività produttiva sempre nel più grande rispetto della tradizione ma con mentalità aperta ed evolutiva, nella ricerca della massima qualità e piacere del vino.
Dai 35 ettari vitati di proprietà sono prodotti il Dolcetto e la Barbera “TreVigne”, l’Arneis e il Moscato d’Asti Cascinetta, i “cru” Rocche, Brunate, Lazzarito, Ravera e Riserva Villero nel Barolo, Masseria nel Barbaresco, Scarrone e Vigna Vecchia nel Barbera d’Alba, e, dal 1996, La Crena nel Barbera d’Asti.

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