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Rivera

La famiglia de Corato ha salde radici nella terra di Puglia; qui, alla fine degli anni '40, Sebastiano de Corato fondò l'Azienda Vinicola Rivera, nell’omonima tenuta di famiglia, con il preciso intento di valorizzare e diffondere nel mondo l’enorme potenziale qualitativo della vitivinicoltura locale.
Il successo non si è, certo, fatto attendere e la Rivera è divenuta, ben presto, uno dei principali punti di riferimento dell’enologia pugliese; in seguito, con l’ingresso in azienda di Sebastiano e Marco, figli di Carlo e nipoti del fondatore, la Rivera ha, poi, proseguito con orgoglio e rinnovato impegno l'attività produttiva, dando vita a vini che esprimono tutto il carattere intenso ed elegante del territorio natio.
Inoltre, in tutte le fasi del processo di produttivo - allevamento dei vigneti, raccolta delle uve, vinificazione, affinamento e imbottigliamento dei vini - in Azienda si lavora combinando le più moderne tecniche di viticoltura ed enologia, con assoluto rispetto per i processi naturali, in un'ottica di sostenibilità ambientale ed economica e di ricerca, continua, della qualità.
Il progetto qualità della Rivera parte dall’attenta conduzione, secondo protocolli di agricoltura sostenibile, dei 75 ettari di vigneti di proprietà, allevati a cordone speronato e a guyot, con elevata densità di viti per ettaro e bassa produzione unitaria.
I fondi Rivera, Torre di Bocca e Coppa, posti tra i 200 e i 230 metri di altitudine, sono caratterizzati da terreni calcareo-tufacei profondi e assicurano uve autoctone a bacca bianca caratterizzate da buona acidità e varietà a bacca rossa di grande eleganza e struttura.
L'incantevole vigneto Lama di Corvo, che si affaccia verso il mare e il massiccio del Gargano, è stato, invece, ricavato sui terreni calcareo-rocciosi dell’Alta Murgia; qui si allevano chardonnay e sauvignon di particolare freschezza e mineralità. Nel catalogo vini Rivera, troviamo, in definitiva, bianchi, rosati e rossi, vini monovarietali e da uvaggi, vini di facile beva e vini più complessi e importanti; trovano molto spazio, naturalmente, le varietà e le denominazioni pugliesi più peculiari.