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Edi Simčič

"Lo scenario è quello delle terre di Goriška Brda, ovvero un luogo dove il mar Mediterraneo settentrionale si incontra con le Alpi meridionali, in una regione dove i terreni ricchi di sali minerali rendono la zona particolarmente vocata per la produzione di grandi bianchi (ma non solo), pieni e freschi al tempo stesso, capaci di prolungare il proprio specchio di bevibilità almeno cinque o sei anni in più rispetto ai classici bianchi. La ribolla gialla (o “rebula” come la chiamano da queste parti) è il vino simbolo dell’identità territoriale, fatta anche tuttavia di importanti vini rossi.
È in questo palcoscenico che si trova la cantina di Edi Simčič, uomo tenace e testardo, ma anche laborioso e d’animo generoso. È a lui che si deve la nascita e soprattutto la crescita dell’omonima realtà vitivinicola, che niente meglio delle parole dello stesso Edi Simčič potrebbe riassumere: “Un motto, una fede: lavorare bene, qualunque sia il lavoro. La natura stessa parla a chi la sa ascoltare. Dopo anni di fusione con i vigneti e l’uva, le sensazioni e i giudizi hanno acquisito solidità e, dunque, l’affidabilità e le previsioni non sono più un problema. I cambiamenti sono l’unica costante, tramandata di generazione in generazione: mio figlio Aleks è il mio miglior socio vinificatore”.
Tra i filari, sono le stesse piante che tracciano la strada, per cui dalla fioritura alla maturazione viene plasmato il carattere dell’annata, in un rapporto imprevedibile e mai uguale, dove la gentilezza del sole si alterna all’aggressività delle intemperie, con la mano dell’uomo che può fungere solo da sostegno e nulla più, affinché si possa arrivare a ottenere il meglio in ogni chicco d’uva.
A dettare legge sono quindi le regole della natura, mentre in cantina i vini riposano, con l’uomo che controlla la calma e l’invecchiamento, grazie cui ogni bottiglia acquisisce la qualità nobile che è alla base delle etichette di Edi Simčič. Quando poi il vino lascia la cantina buia e si rivela a tavola con un nome e un’immagine ben definita, la fama e il prestigio non contano, non sono necessari, perché il vino si offre e si propone allo stesso modo in cui, in seguito, si sviluppa nel gusto e nello spirito: brioso, allegro e brillante, poi anche improvvisamente serio, ma sempre vero e spontaneo, mai presuntuoso.
Ecco allora che alla linea base, che esprime sempre un’abbondanza di caratteristiche fruttate e varietali, fa eco la linea ricercata e più curata, sinonimo di struttura, forza ed eleganza: vini in ogni caso eccellenti.
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