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Antoniotti

"La cantina Antoniotti nasce sui pendii collinari di Gattinara in località Sostegno (BI) ed è portata avanti da sette generazioni a partire dalla seconda metà del 1800, periodo in cui cui vennero acquistati i primi ettari di vigneto in località Martinazzi.
Odilio ha ripreso l’attività di famiglia nel 1997 e oggi, insieme al figlio Mattia, coltiva con grande passione Nebbiolo, Croatina, Vespolina e Uva Rara nei quasi 5 ettari di vigneto di proprietà. Il clima è eccezionale: l’area è soleggiata e ben ventilata.
Le viti poggiano su terreni rocciosi di porfido, acidi, ricchi di ferro e manganese, che imprimono un carattere unico al vino. In vigna non viene fatto utilizzo di diserbanti, ma soltanto rame e zolfo in quantità limitate.
Possiamo definire la produzione di Antoniotti come “lotta integrata”.
Caratteristico il fatto che nei locali della cantina siano presenti due antiche vasche in cemento scavate in profondità e direttamente nella roccia, sono datate 1901 e 1920.
Il perché del cemento? Ecco la ragione: è un vero e proprio regolatore termico naturale permettendo al mosto di rimanere sempre nel range di temperatura ideale.
I vini vengono lasciati fermentare su lieviti indigeni e fatti maturare in botti grandi per almeno 30 mesi, come il celebre Bramaterra, acclamato dalla critica nazionale e internazionale.
Il percorso aziendale di Odilio e Mattia è improntato versa una produzione di qualità e nella loro cantina riescono a creare veri e propri “miracoli” enologici che puntualmente finiscono in sold-out.
Oltre al Bramaterra, che ricordiamo essere una Doc dell’Alto Piemonte consentita nelle province di Biella e Vercelli e che vede come protagonista il Nebbiolo degno di menzione è anche il Coste della Sesia, un Nebbiolo puro al 90% che riposa 12 mesi in botti di rovere. Un vino estremamente longevo e di ottima qualità.
Antoniotti, vini di grande prestigio e finezza, ricchi di personalità e strettamente legati al territorio.
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