Barolo Castiglione DOCG 2020 - Vietti
Vietti

Barolo Castiglione DOCG 2020 - Vietti

58,00 €
Esaurito
  • Annata: 2020
  • Denominazione: Barolo DOCG
  • Vitigno: nebbiolo 100%
  • Alcol: 14.85%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2041
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena formale
  • Giudizio di Tannico: 89pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Secondi di carne rossa

Riconoscimenti annata corrente

93
Robert Parker
93
Antonio Galloni
94
James Suckling

Note di degustazione

Rosso rubino di media intensità. Il naso è compatto e impeccabile, e si sviluppa su sentori di ciliegia rossa e nera matura, prugna e mora, che si evolvono in spezie, liquirizia e anice. Completano il quadro olfattivo richiami al cuoio, all'eucalipto e al tabacco. L'assaggio è ricco e corposo, balsamico dal tannino elegante, puro e lungo nel finale.

Abbinamenti

Può essere abbinato a formaggi o a carne rossa. Ottimo con il brasato al barolo.

Barolo Castiglione DOCG 2020 - Vietti: Perchè ci piace

Uve provenienti da diversi vigneti sparsi nei diversi comuni della zona del Barolo da cui sono stati raccolti i grappoli di nebbiolo utilizzati per produrre il Barolo Castiglione DOCG - Vietti. Tutte le uve, vendemmiate nei singoli cru, sono state vinificate separatamente per esaltare le caratteristiche peculiari dei diversi terroir, così come anche l'invecchiamento avviene distintamente per circa 30 mesi in botte grande e in piccola parte barriques. Tutti i cru vengono vinificati singolarmente e poi assemblati prima dell'imbottigliamento.

Cantina

Quattro generazioni di vignaioli

Vignaioli da quattro generazioni, fu Carlo Vietti a fondare la cantina alla fine del XIX secolo, nel comune di Castiglione Falletto, nel cuore delle Langhe.

Agli inizi del '900, il figlio Mario iniziò a vendere i vini Barolo che avevano cominciato a produrre, focalizzando l'azienda di famiglia esclusivamente sull'attività vitivinicola.

La vinificazione in cru

A partire dagli anni '60, è la figlia Lucia, assieme al marito enologo Alfredo Currado, a portare avanti il lavoro della cantina Vietti, concentrandosi sempre più su una produzione di qualità elevata, e posizionando l’azienda tra le migliori delle Langhe, iniziando sin da allora a esportare i propri prodotti su importanti mercati stranieri come quello tedesco, svizzero e americano.

Alfredo peraltro fu il primo a vinificare separatamente i singoli vigneti, in un'epoca come quella degli anni '60 in cui il Barolo non era concepito come un vino da singoli "cru", bensì nasceva dalla vinificazione di tutte le vigne assieme.

L'altra grande visione pionieristica di Alfredo è stata quella di valorizzare l'arneis, vitigno autoctono a lungo dimenticato dai produttori della zona: la cantina ha iniziato a vinificarlo in purezza, e così hanno fatto altri produttori in seguito, portando oggi l'arneis a essere l'uva a bacca bianca più importante del territorio.

I vini di Vietti

Nel 1970 Luciana e Alfredo, grandi appassionati d’arte, grazie all’amicizia con alcuni artisti, iniziano a cambiare il volto delle loro etichette.
Dal 2000, col ritiro dall’attività dei genitori, Mario Cordero e Luca Currado acquisiscono l’intera proprietà aziendale continuando l’attività produttiva sempre nel più grande rispetto della tradizione ma con mentalità aperta ed evolutiva, nella ricerca della massima qualità e piacere del vino.
Dai 35 ettari vitati di proprietà sono prodotti il Dolcetto e la Barbera “TreVigne”, l’Arneis e il Moscato d’Asti Cascinetta, i “cru” Rocche, Brunate, Lazzarito, Ravera e Riserva Villero nel Barolo, Masseria nel Barbaresco, Scarrone e Vigna Vecchia nel Barbera d’Alba, e, dal 1996, La Crena nel Barbera d’Asti.

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