Valtellina Superiore DOCG "Pietrisco" 2022 - Boffalora
Boffalora

Valtellina Superiore DOCG "Pietrisco" 2022 - Boffalora

26,00 €
  • In pronta consegna (fino a 3 prodotti)
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Valtellina Superiore DOCG
  • Vitigno: nebbiolo 100%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2032
  • Temperatura di servizio: 18/20 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 93pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Secondi di carne rossa, Selvaggina

Note di degustazione

Nel calice ha un colore rosso rubino. Il ventaglio di profumi che si sviluppa all’olfatto richiama note vinose e speziate, alternate a nuances gessose e minerali. All’assaggio è di corpo pieno, rotondo, con un tannino perfettamente levigato. Chiude con un finale lungo.

Abbinamenti

Da assaggiare con carni rosse e selvaggina. A fine pasto, o durante una chiacchierata fra amici; è ottimo con la fontina o insieme a un buon Asiago.

Valtellina Superiore DOCG "Pietrisco" 2022 - Boffalora: Perchè ci piace

Oltre a essere il protagonista incontrastato delle terre del Barolo e del Barbaresco, il nebbiolo è coltivato anche in Valtellina, dove prende il nome di chiavennasca, termine che deriva da “ciu vinasca”, ovvero uva adatta alla trasformazione in vino. Ed è proprio dal nebbiolo che nasce il “Pietrisco” prodotto dall’azienda Boffalora, il cui titolare, Giuseppe Guglielmo, si presenta così: “Facevo il carrozziere e guadagnavo bene. Ogni mese avevo lo stipendio sicuro! Poi è morto il padre di mia moglie, e ci siamo trovati davanti a un bivio: cosa ne facciamo delle vigne? Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo scelto. Ed eccomi qua”. Di fronte a queste parole, non si può altro che nutrire rispetto per Giuseppe Guglielmo e per la sua cantina. E di tutto rispetto è anche il “Pietrisco”, che non è certo un vino improvvisato. Lasciato affinare per 12-15 mesi in botti di legno di rovere grande, cui segue un invecchiamento in acciaio e un affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi, questo Valtellina Superiore DOCG ben si adatta alla conservazione e all’invecchiamento.

Cantina

Nata nel 2002, con poco più di 2 ettari di vigneti l’Azienda Agricola Boffalora è ubicata nel comune di Castione Andevenno in provincia di Sondrio, nella zona di produzione vitivinicola del Valtellina Superiore DOCG. Il nome “Boffalora” richiama il soffiare dei venti valtellinesi Breva e Tivano: di giorno, dal lago di Como, soffia la Breva, mentre di notte, in senso opposto spira il Tivano. Parte delle vigne coltivate dal titolare dell’azienda, Giuseppe Guglielmo, sono centenarie, impiantate a piede franco e allevate a ritocchino con filari perpendicolari alla valle, mentre un’altra parte dei vigneti ha i filari a girappoggio, paralleli alla valle. Nel corso degli anni sono state inoltre acquistati terreni nel Comune di Castione Andevenno e al limite della zona Sassella, dove i vigneti della cantina Boffalora sono collocati tra le rocce a circa 700 metri di altitudine sul livello del mare, tra ripidi terrazzamenti.

La filosofia con cui l’azienda Boffalora gestisce i vigneti, fa sì che venga praticata una viticoltura non intensiva, siano limitati i trattamenti e i filari vengano lasciati inerbiti, disseccando il sottofila solamente una volta all’anno. Le vigne dell’azienda Boffalora coesistono con differenti habitat naturali e vari ecosistemi, come il bosco, che favorisce un equilibrato sviluppo dei processi vitali. La cantina, che è condivisa con Siro Buzzetti dell’azienda Terrazzi Alti - un altro produttore della zona - si sviluppa su due livelli: al piano superiore avviene la vinificazione, mentre il livello inferiore, totalmente interrato, è destinato all’affinamento del vino in legno.

Tra i più rappresentativi vini di Boffalora spiccano il Valtellina Superiore DOCG “Pietrisco” e il “Runco de Onego”, entrambi a base di uve nebbiolo in purezza. Il “Pietrisco” è frutto della prima vinificazione aziendale nel 2009 ed è un vino che fermenta spontaneamente con lieviti autoctoni e matura in legno, mentre lo Sforzato di Valtellina DOCG “Runco de Onego” è prodotto in pochissime bottiglie ed è ottenuto da uve appassite.

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