Curtefranca Bianco DOC “Uccellanda” 2020 - Bellavista
Bellavista

Curtefranca Bianco DOC “Uccellanda” 2020 - Bellavista

34,50 €
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  • Annata: 2020
  • Denominazione: Curtefranca DOC
  • Vitigno: chardonnay 100%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2028
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 95pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Crostacei, Molluschi, Secondi di pesce

Note di degustazione

Giallo paglierino intenso con abbondanti riflessi dorati. Sfumature burrose e vanigliate si uniscono a ricordi di mela, pera e frutta tropicale, così da comporre un bouquet ricco e complesso. Il palato è ampio e morbido, di buon corpo e sorretto da una buona spalla acida. Lunga la persistenza, con il retrogusto che richiama le nocciole tostate.

Abbinamenti

Da abbinare alla cucina a base di pesce, è perfetto con i gamberoni alla catalana.

Curtefranca Bianco DOC “Uccellanda” 2020 - Bellavista: Perchè ci piace

Dalla vigna chiamata Uccellanda, coltivata esclusivamente a Chardonnay, arriva lomonimo vino Curtefranca Bianco DOC Uccellanda, prodotto dalla cantina Bellavista. Dopo la vendemmia, durante la quale avviene una rigorosa selezione delle uve, il mosto fermenta e poi matura per un anno in piccole botti di rovere. Il vino si completa con sei mesi di affinamento in bottiglia. Ampio, elegante e suadente, regala un armonioso equilibrio, rivelandosi morbido e aromatico.

Cantina

La storia della "maison" franciacortina

Non c’è appassionato che nel nominare quelli che sono i più grandi Franciacorta di sempre, non pensi immediatamente ad alcune delle bottiglie prodotte da una delle più importanti "maison" del bresciano: Bellavista.

La storia di questa importantissima cantina ha radici lontane: è infatti nel 1977 che Vittorio Moretti decide di investire nelle campagne che circondano Erbusco, con l’intenzione di produrre spumanti capaci di rivaleggiare, in qualità, con i famosi Champagne francesi.

Una visione che dal nulla è diventata realtà, con la nascita di un tessuto produttivo probabilmente unico per dinamicità e per crescita qualitativa.

Perché si chiama Bellavista?

Il nome della cantina deriva dalla collina su cui sorge, e da cui con lo sguardo si riesce a spaziare verso il Lago d’Iseo, verso la Pianura Padana e verso le vicine Alpi: un luogo di rara bellezza.

Oggi Bellavista raccoglie i frutti degli oltre cento appezzamenti sparsi a macchia di leopardo un po’ in tutto il territorio della denominazione, fonti di quella diversità geologica e climatica che sta alla base del successo di questa cantina, simbolo non solo della Franciacorta ma di tutta l’Italia del vino.

Lo stile Bellavista

Le bottiglie che ogni anno escono dallo stabilimento di Erbusco spiccano, tutte, per eleganza e per precisione stilistica, tanto da riuscire a essere immediatamente riconoscibili. Un vero e proprio "stile Bellavista".

Attualmente la superficie vitata si avvicina ai duecento ettari, per una produzione che sfiora il milione e mezzo di bottiglie annue. Brut, Extra Brut, Satèn, poi la Riserva Vittorio Moretti, il Nectar, l’insuperabile Alma Gran Cuvée e il fantastico Pas Operé:
tutte le etichette che vanno sotto il nome di "Bellavista" rappresentano ormai da anni un punto fermo e indiscusso per tutti gli amanti delle bollicine di Franciacorta.

Spumanti di altissimo livello quelli che escono dalla cantina di Erbusco, simbolo indiscusso del più alto Made in Italy, e sinonimo incontrastato di originalità, qualità ed eccellenza.

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