Cassetta in Legno "La Tradizione" - Antinori
Antinori

Cassetta in Legno "La Tradizione" - Antinori

42,00 €
Esaurito
  • Denominazione: Toscana IGT
  • Formato: 0.75L
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Primi di terra, Secondi di carne bianca, Secondi di carne rossa, Secondi di terra

Note di degustazione

- Toscana Rosso IGT “Villa Antinori“ - Villa Antinori, Antinori:
Rosso rubino luminoso e brillante il colore al calice. Le note fruttate aprono l’ingresso al naso, ricordando alla mente la marasca, i lamponi, le amarene e le ciliegie nere, sentori poi seguiti da sfumature vegetali ed erbacee, e da toni di spezie dolci e di cacao amaro. Intenso l’assaggio, sorretto da una trama tannica decisa ma mai invadente, e guidato un buon corpo e da una buona persistenza.

- Chianti Classico DOCG - Pèppoli, Antinori:
Di colore rosso rubino, al naso è caratterizzato da note di ciliegia e lampone; il profilo olfattivo si completa con le sfumature di viola e bacche di vaniglia. Al palato è un vino equilibrato e saporito, di buona acidità. Nel retrogusto spiccano le note fruttate e speziate dell’affinamento in legno. E’ un vino dai tannini morbidi e dal finale persistente.

Abbinamenti

.- Toscana Rosso IGT “Villa Antinori“ - Villa Antinori, Antinori:
Da abbinare alle seconde portate della cucina di terra, è ottimo con la carne di maiale alla griglia

- Chianti Classico DOCG - Pèppoli, Antinori:
A tutto pasto, si abbina a ricchi primi a base di ragù. Ottimo con una classica zuppa toscana.

Cassetta in Legno "La Tradizione" - Antinori: Perchè ci piace

- Toscana Rosso IGT “Villa Antinori“ - Villa Antinori, Antinori:
È figlio di una base varietale in cui incontriamo le stesse uve di sangiovese che i Marchesi Antinori utilizzano per produrre il Chianti Classico Riserva e il Brunello di Montalcino, con un’unica eccezione: nel “Villa Antinori”, alle uve di sangiovese sono aggiunti anche grappoli di cabernet sauvignon, merlot e syrah, in proporzioni decrescenti. Lasciato maturare per un anno in barrique, il “Villa Antinori” è un rosso storico, vinificato per la prima volta nel 1928 a denominazione Chianti, e nel 2001 passato sotto l’IGT Toscana, ma soprattutto ottenuto da una rigorosa selezione delle migliori uve provenienti esclusivamente dalle tenute che i Marchesi Antinori posseggono, per l’appunto, in Toscana. A distanza di poco meno di un secolo dalla sua prima annata, rimane ancora uno dei rossi italiani che si distingue per un importante rapporto qualità/prezzo. Se volete andare sul sicuro non vi resta che sceglierlo, per incontrare un’altra delle eccellenze targate Antinori, società il cui blasone e la cui fama sono a oggi irraggiungibili.

- Chianti Classico DOCG - Pèppoli, Antinori:
È nel cuore del Chianti Classico che si trova Pèppoli, un luogo ricco di fascino dove trovano dimora circa 50 ettari coltivati con le tipiche varietà della zona. Il Chianti Classico della Tenuta nasce nel 1988 con la prima annata 1985 e rappresenta la combinazione di un vino complesso, ben strutturato ma con un carattere fruttato, pieno di aromi. Questo stile di vino è reso possibile grazie ad un microclima unico: i vigneti sono infatti piantati in una vallata particolarmente favorevole e su terreni ricchi in minerali, che sono ideali per la coltivazione di un sangiovese pieno di vitalità e di carattere fruttato, caratteristiche amplificate da una maturazione sia in botti di rovere francese che in barrique di rovere americano.

Cantina

Un Patrimonio di Eccellenza dal 1385

La famiglia Antinori scrive la storia del vino italiano da 26 generazioni, equilibrando magistralmente tradizione e innovazione. Dalle tenute del Chianti Classico a Bolgheri, ogni etichetta racconta un territorio unico. L'iconico Tignanello, il prestigioso Solaia e l'elegante Cervaro della Sala testimoniano una ricerca qualitativa che ha ridefinito l'enologia italiana, portando i vini toscani ai vertici mondiali.

Rivoluzione e Visione Contemporanea

Pionieri dei Supertuscan, gli Antinori hanno rivoluzionato il panorama enologico italiano superando i limiti delle denominazioni tradizionali. La spettacolare cantina gravitazionale di Bargino, capolavoro di architettura sostenibile, simboleggia perfettamente questa filosofia: radici profonde nel territorio e sguardo costantemente rivolto al futuro, creando vini che sono autentiche espressioni di terroir interpretate con sensibilità contemporanea.

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