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Le Vieux Joseph

Aosta, Quart, Nus, Saint-Christophe: in questi comuni, tra i 650 e i 750 metri di altitudine, Ilaria Bavastro coltiva, praticamente da sola, con caparbietà e ostinazione, numerosi fazzoletti di vigna ad alberello, non meccanizzabili in alcun modo, per un totale di circa due ettari. In un territorio con scoscesi terrazzamenti e una geologia glaciale-alluvionale, infatti, il lavoro non può che essere svolto completamente a mano e per Ilaria, che in passato ha lavorato anche in altre aziende vitivinicole in Piemonte, Svizzera e Valle d'Aosta, si tratta sicuramente di un duro lavoro. Nell'azienda agricola Le Vieux Joseph, fondata ufficialmente nel 2009, oltre a praticare, evidentemente, una viticoltura eroica, si preservano i vitigni autoctoni e i ceppi più vecchi, alcuni dei quali centenari; i trattamenti fitosanitari prevedono l'esclusivo utilizzo di rame e zolfo e il lavoro di vinificazione è portato avanti prediligendo fermentazioni spontanee e affinamenti lunghi (in legno piccolo e in acciaio) e evitando chiarifiche e filtrazioni. Il lavoro di Ilaria, sostenuto dalla sua solidissima passione per la viticoltura, è faticoso, arduo, ostico e spesso lascia anche segni di evidente stanchezza sul corpo, ma essere in mezzo alla natura, con la terra sotto i piedi e il cielo sopra la testa, ripaga di ogni cosa. I vini prodotti poi, "Le Petit Prince", "Mariadzo" e "Clos de Cartesan" sono franchi, diretti e senza fronzoli e, oltre a restituire, intatta, la tipicità della loro origine, riempiono, naturalmente, di soddisfazione, il cuore di Ilaria. "Le Petit Prince" è un Pinot Grigio, affinato in acciaio, fragrante, setoso e di convincente franchezza; "Mariadzo" è un assemblage di quattro diversi vitigni coltivati sulla collina di Chetoz e si rivela, fin da subito, di marcata potenza espressiva; "Clos de Cartesan" è, infine, un rosso incisivo ed energico, che non tarda a mostrare il suo spirito vigoroso.