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La Plantze

Henri Anselmet ha fondato La Plantze dopo numerosi anni trascorsi in vigna e in cantina affiancando il padre Giorgio, della Maison Anselmet. La storia famigliare è una testimonianza tramandata da generazioni di uomini che hanno legato la loro vita alla terra e ai suoi frutti. La prima traccia certa di un Anselmet vignaiolo risale al lontano 1585 ed è contenuta all’interno di un contratto di acquisto di una vigna in località Villeneuve. Da allora la passione per la vigna e per la produzione di vino è stata tramandata di generazione in generazione. Nel 1978 Renato Anselmet decide di proseguire la tradizione, iniziando a produrre vino non solo per il proprio consumo personale ma gettando le basi per quella che sarebbe divenuta nel giro di pochi anni una delle più importanti ed apprezzate realtà vitivinicole della Valle d’Aosta. Con La Plantze, nata nel 2015, il giovane Henri ha avviato la sua nuova avventura in piena autonomia, iniziando la produzione del suo vino a partire da una vigna molto promettente posta a circa 800 metri di quota. A questa vigna storica, nella quale trovano valorizzazione diverse tipologie di vitigni autoctoni come il petit rouge, il fumin e il cornalin, se ne sono poi aggiunte altre dedicate ai vitigni internazionali, che hanno portato la produzione dalle iniziali 5.000 alle attuali 20.000 bottiglie. La Plantze, in dialetto locale significa “la parcella”, proprio ad indicare come la conformazione del territorio obblighi i vigneron di questa regione a gestire superfici vitate molto frammentate. L’approccio di Henri in cantina è molto personale, improntato all'innovazione e si distingue per la sperimentazione e l’uso di tecniche particolari volte alla massima espressione delle uve impiegate.