Amisfield

Da includere senza ombra di dubbio tra quelle che sono le più importanti realtà vitivinicole di tutta la Nuova Zelanda, la cantina di Amisfield nasce alla fine degli anni ’80, nel cuore di una delle zone più vocate del paese: Central Otago. Da sempre territorio particolarmente vocato alla coltivazione del pinot nero, è qui che vengono prodotte alcune delle migliori interpretazioni del cosiddetto “enfant terrible” del “Nuovo Mondo” e non solo. Nel corso degli anni la produzione si è ampliata includendo anche altre grandi varietà quali il pinot gris, il riesling e il sauvignon blanc.
La cantina Amisfield ha preso vita per mano di John Darby, che dopo aver esplorato attentamente alcune aree geografiche della Nuova Zelanda, ha scelto quella che ai tempi era la fattoria Amisfield, situata in una zona circondata da alte montagne. Dopo aver acquistato la proprietà, John Darby ha cominciato a convertire l’impresa, iniziando a impiantare i primi vigneti.
Tra i filari, sin dal principio il progetto è stato impostato nel segno della massima sostenibilità e nel rispetto di quello che è l’equilibrio dell’ambiente, della natura, dell’ecosistema e della biodiversità. Attualmente in conversione biologica, le vigne, dal punto di vista agronomico, sono gestite in maniera oculata e attenta, in modo da arrivare a raccogliere, vendemmia dopo vendemmia, uve sane e schiette, pregiate in tutte le loro sfumature organolettiche.
Ne risultano vini decisi, netti, straordinariamente puliti ed espressivi grazie a una filosofia, tanto nei vigneti quanto in cantina, molto rigorosa: ogni intervento dell’uomo deve aiutare queste straordinarie varietà a esprimersi nel modo più naturale possibile, senza inutili sovrastrutture che ne possano limitare la naturale incisività.
Amisfield, a dimostrare tutta l’attenzione che viene posta nei confronti della natura e del territorio, è inoltre membro del programma governativo dedicato alla viticoltura sostenibile. Quelli che ne derivano sono vini eleganti, distesi, particolarmente piacevoli.