Venezia Giulia Rosso IGT “Ego” 2019 - Bressan Mastri Vinai
Bressan Mastri Vinai

Venezia Giulia Rosso IGT “Ego” 2019 - Bressan Mastri Vinai

50,00 €
Esaurito
  • Annata: 2019
  • Denominazione: Venezia Giulia IGT
  • Vitigno: schioppettino 50%, cabernet franc 50%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2021/2030
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 80pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Secondi di carne rossa, Selvaggina

Note di degustazione

Rosso rubino alla vista. Allesame olfattivo dimostra di avere un bouquet complesso e unico, composto da profumi di sottobosco, sentori di pepe e muschio, e richiami al tartufo e al legno aromatico. Pieno, intenso e vellutato al palato, ricco e lungo in persistenza.

Abbinamenti

Si sposa bene con carni rosse allo spiedo, preparazioni a base di selvaggina e formaggi a media stagionatura. È da abbinare allo spezzatino di capriolo.

Venezia Giulia Rosso IGT “Ego” 2019 - Bressan Mastri Vinai: Perchè ci piace

Dallesperienza, dalla competenza e dalla conoscenza di dieci generazioni, nasce il Venezia Giulia Rosso IGT Ego dellazienda Bressan Mastri Vinai, che viene firmato a mano dal produttore in ogni singola bottiglia, così da far meglio comprendere quanta passione e quanto amore sono celati dietro il proprio lavoro. Ottenuto da un blend tra linternazionale cabernet franc e lautoctono schioppettino, riposa per almeno tre anni in botti di rovere e per 15 mesi in bottiglia. Capace di un lungo invecchiamento, si erge a silenzioso testimone di tradizioni secolari, divenendo un umile custode di una millenaria cultura.

Cantina

Quella dei Bressan, come spesso accade quando si parla di vigne, vino e terra, è una storia fatta di nomi propri: nomi di terre e soprattutto nomi di persone, che con il sudore della fronte e con la fatica delle mani hanno fatto crescere una tradizione ormai divenuta secolare. Da alcuni documenti storici, sembra che l’attività vitivinicola della famiglia Bressan risalga addirittura alla prima metà del XVIII secolo, ed esattamente al lontano 1726.
Oggi, di generazione in generazione, sono Nereo e il figlio Fulvio Bressan, aiutato dalla moglie Jelena Misina, a gestire l’impresa, i cui vini sono ormai riconosciuti e apprezzati a livello internazionale. Situata a Farra d’Isonzo, in provincia di Gorizia, la cantina può contare su un’estensione complessiva di venti ettari vitati, suddivisi in più appezzamenti, tutti condotti seguendo metodi rispettosi al massimo di quello che è l’equilibrio dell’ecosistema, della natura e dell’ambiente. In vigna, dove la densità arriva a toccare i 5mila ceppi per ettaro, i metodi agronomici seguiti sono scrupolosi e attenti, frutto di cure amorevoli dedicate alle piante durante tutto l’anno, così da arrivare a vendemmiare uve schiette, pregiate e concentrate in ogni loro più piccola peculiarità. Passando dai filari alla cantina, il rispetto della natura rimane sempre come caposaldo della filosofia aziendale, per cui non sono mai forzate le fasi della trasformazione, e la fermentazione avviene sempre a opera dei soli lieviti indigeni. È così che il ruolo dell’uomo si “riduce” al paziente controllo di un percorso il quale, tassello dopo tassello, completa il mosaico finale che ci conduce al magico momento della degustazione.
Dal Verduzzo allo Schioppettino, dalla Malvasia alla Ribolla, dal Pinot Nero al Merlot, passando per il Moscato Rosa e per i rimanenti vitigni internazionali, quelli di Bressan possono essere definiti a tutti gli effetti “vini veri”. Etichette, quelle della cantina “Bressan Mastri Vinai”, capaci di parlare la lingua della massima eccellenza enologica dei vini del Friuli Venezia Giulia.

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