Venezia Giulia Verduzzo Friulano IGT 2021 - Bressan Mastri Vinai
Venezia Giulia Verduzzo Friulano IGT 2021 - Bressan Mastri Vinai
Venezia Giulia Verduzzo Friulano IGT 2021 - Bressan Mastri Vinai
Venezia Giulia Verduzzo Friulano IGT 2021 - Bressan Mastri Vinai
Bressan Mastri Vinai

Venezia Giulia Verduzzo Friulano IGT 2021 - Bressan Mastri Vinai

48,00 €
In pronta consegna (fino a 4 prodotti)
  • Annata: 2020
  • Denominazione: Venezia Giulia IGT
  • Vitigno: verduzzo friulano 100%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2029
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Aperitivo
  • Giudizio di Tannico: 84pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Piatti vegetariani, Secondi di pesce

Note di degustazione

Giallo paglierino chiaro con riflessi verdognoli. I sentori al naso sono ampi e freschi, e ricordano la mela, la pera, la pesca e lalbicocca. Di copro, equilibrato e piacevole allassaggio, con una buona persistenza e un retrogusto che richiama la pasta di mandorle.

Abbinamenti

È perfetto da sorseggiare durante laperitivo, magari abbinato a unabbonante frittura di calamari.

Venezia Giulia Verduzzo Friulano IGT 2021 - Bressan Mastri Vinai: Perchè ci piace

Il verduzzo friulano è uno dei vitigni più rappresentativi del Friuli Venezia Giulia, certamente antichissimo e molto diffuso in tempi remoti. La cantina Bressan è rimasta una delle poche aziende che vinifica questa varietà per produrre un vino rigorosamente secco. È così che questo Venezia Giulia Verduzzo Friulano IGT 2012, dei Mastri Vinai Bressan, dopo avere fermentato e aver riposato in barrique sui lieviti per otto mesi, si dimostra ricco e gradevole, tanto nel frutto quanto nella beva. È nato per offrire piacere e ha anche un buon potenziale di invecchiamento.

Cantina

Quella dei Bressan, come spesso accade quando si parla di vigne, vino e terra, è una storia fatta di nomi propri: nomi di terre e soprattutto nomi di persone, che con il sudore della fronte e con la fatica delle mani hanno fatto crescere una tradizione ormai divenuta secolare. Da alcuni documenti storici, sembra che l’attività vitivinicola della famiglia Bressan risalga addirittura alla prima metà del XVIII secolo, ed esattamente al lontano 1726.
Oggi, di generazione in generazione, sono Nereo e il figlio Fulvio Bressan, aiutato dalla moglie Jelena Misina, a gestire l’impresa, i cui vini sono ormai riconosciuti e apprezzati a livello internazionale. Situata a Farra d’Isonzo, in provincia di Gorizia, la cantina può contare su un’estensione complessiva di venti ettari vitati, suddivisi in più appezzamenti, tutti condotti seguendo metodi rispettosi al massimo di quello che è l’equilibrio dell’ecosistema, della natura e dell’ambiente. In vigna, dove la densità arriva a toccare i 5mila ceppi per ettaro, i metodi agronomici seguiti sono scrupolosi e attenti, frutto di cure amorevoli dedicate alle piante durante tutto l’anno, così da arrivare a vendemmiare uve schiette, pregiate e concentrate in ogni loro più piccola peculiarità. Passando dai filari alla cantina, il rispetto della natura rimane sempre come caposaldo della filosofia aziendale, per cui non sono mai forzate le fasi della trasformazione, e la fermentazione avviene sempre a opera dei soli lieviti indigeni. È così che il ruolo dell’uomo si “riduce” al paziente controllo di un percorso il quale, tassello dopo tassello, completa il mosaico finale che ci conduce al magico momento della degustazione.
Dal Verduzzo allo Schioppettino, dalla Malvasia alla Ribolla, dal Pinot Nero al Merlot, passando per il Moscato Rosa e per i rimanenti vitigni internazionali, quelli di Bressan possono essere definiti a tutti gli effetti “vini veri”. Etichette, quelle della cantina “Bressan Mastri Vinai”, capaci di parlare la lingua della massima eccellenza enologica dei vini del Friuli Venezia Giulia.

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