Chianti Classico Riserva DOCG "Brolio" 2021 - Barone Ricasoli
Chianti Classico Riserva DOCG "Brolio" 2021 - Barone Ricasoli
Chianti Classico Riserva DOCG "Brolio" 2021 - Barone Ricasoli
Chianti Classico Riserva DOCG "Brolio" 2021 - Barone Ricasoli
Barone Ricasoli

Chianti Classico Riserva DOCG "Brolio" 2021 - Barone Ricasoli

25,00 €
In pronta consegna (solo un prodotto)
  • Annata: 2021
  • Denominazione: Chianti Classico DOCG
  • Vitigno: sangiovese 80%, merlot 15%, cabernet sauvignon 5%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2032
  • Temperatura di servizio: 18/20 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 90pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Formaggi stagionati, Secondi di carne rossa

Note di degustazione

Alla vista è di colore rosso rubino deciso e scuro. Il ventaglio di profumi che si sviluppa al naso richiama sentori di confettura di ciliegie, liquirizia, tabacco, catrame e erbe di campo. In bocca è succulento, fresco grazie all’ottima acidità e equilibrato. Chiude con un finale lungo.

Abbinamenti

Si accompagna in particolar modo a secondi piatti a base di carne rossa. Perfetto anche con i formaggi stagionati, dà il meglio di sé con le costolette di agnello impanate.

Chianti Classico Riserva DOCG "Brolio" 2021 - Barone Ricasoli: Perchè ci piace

La magia della Toscana rivive nei vini targati Barone Ricasoli, come questo Chianti Classico DOCG Riserva “Brolio”, blend dove il sangiovese, assoluto protagonista del territorio, è accompagnato da cabernet sauvignon e merlot per dare vita a un taglio dal sapore internazionale, i cui profumi, eleganti ed aggraziati, rappresentano un biglietto da visita davvero entusiasmante. Le uve macerano per 12-16 giorni, fermentando alla temperatura controllata di 24-27 °C, per poi affinare per 16 mesi in legno. La bottiglia giusta per chi vuole andare sul sicuro.

Cantina

Storia, tradizione e prestigio: ecco le parole che potrebbero riassumere lo sviluppo dell’azienda Barone Ricasoli, realtà che, secondo la prestigiosa rivista americana “Family Business”, testata che si occupa di analizzare le imprese a conduzione famigliare, è una fra le cantine più antiche del mondo, senza dubbio la prima all’interno del panorama del vino italiano. Il nome dei Ricasoli è infatti legato al mondo della viticoltura sin dal lontano 1141, anno in cui il Castello di Brolio, situato a Gaiole in Chianti, divenne di proprietà della famiglia. Col passare dei secoli, già all’inizio del ‘600 si hanno testimonianze delle esportazioni effettuate verso Olanda e Inghilterra, mentre agli inizi del ‘900 le bottiglie iniziarono i primi viaggi verso Cina, Sudafrica, Costa Rica e Afriche Britanniche. La storia dell’azienda è indissolubilmente legata a un personaggio in particolare, creatore di uno dei prodotti della Toscana che oggi riscuote più successo in tutto il mondo, il Chianti: si tratta del Barone Bettino Ricasoli, che, intorno al 1830, iniziò le sperimentazioni di un vino che, nella sua mente, doveva essere in grado di reggere il confronto con i grandi cugini francesi. Dopo circa 30 anni di tentativi, Bettino identificò la formula “magica” che diede vita al Chianti, evidenziando il ruolo fondamentale dell’uva sangiovese abbinata ad altri vitigni autoctoni a bacca rossa, come canaiolo e malvasia. Oggi l’azienda, guidata da Francesco Ricasoli, pronipote di Bettino, è la più grande del terroir del Chianti Classico, con circa 1200 ettari di proprietà di cui 235 sono coltivati con diverse tipologie di vitigni, sia autoctoni che internazionali. Ogni anno la produzione si attesta intorno ai 2 milioni di bottiglie, dove il sangiovese recita una parte fondamentale in quasi tutte le etichette, affiancato a volte da cabernet sauvignon, petit verdot, cabernet franc e merlot, per realizzare prodotti unici e identitari, che rappresentano nel mondo la storia del vero vino italiano di qualità.

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