Champagne Brut Rosé "Second Skin" Magnum - Ruinart
Champagne Brut Rosé "Second Skin" Magnum - Ruinart
Champagne Brut Rosé "Second Skin" Magnum - Ruinart
Champagne Brut Rosé "Second Skin" Magnum - Ruinart
Ruinart

Champagne Brut Rosé "Second Skin" Magnum - Ruinart

205,00 €
Esaurito
  • Denominazione: Champagne AOC
  • Vitigno: pinot noir 55%, chardonnay 45%
  • Alcol: 12.5%
  • Formato: 1.5L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2027
  • Temperatura di servizio: 6/8 °C
  • Momento per degustarlo: Occasioni speciali
  • Giudizio di Tannico: 94pt
  • Tipologia: Champagne
  • Abbinamenti: Antipasti di pesce, Salumi

Riconoscimenti annata corrente

89
Robert Parker
92
Wine Spectator
92
Antonio Galloni
16
Jancis Robinson

Note di degustazione

Rosato, con riflessi aranciati; perlage fine e persistente. Fresco e delicato al naso, si esprime con sentori di piccoli frutti rossi e note di melograno. Al palato è nitido e ricco; il frutto si rivela pienamente, chiudendo su note di pompelmo rosa.

Abbinamenti

Perfetto per accompagnare il prosciutto San Daniele, è ottimo in abbinamento al salmone appena scottato.

Champagne Brut Rosé "Second Skin" Magnum - Ruinart: Perchè ci piace

Lo Champagne Brut Rosé di Ruinart si presenta, in questo caso, in una nuova veste: eleganza e raffinatezza sono sempre le stesse, ciò che cambia è, infatti, il packaging. Dopo più di due anni di studio nel campo della ricerca e sviluppo, la Maison propone, come fosse una seconda pelle - ''Second Skin" - un involucro di carta, che segue la linea della bottiglia e ne mantiene integro il contenuto; le nuove confezioni - eco-compatibili e interamente riciclabili - andranno a sostituire i vecchi coffret e richiameranno, nella trama, le storiche cave di gesso usate come cantine della Maison. Ruinart, quindi, punta al sostenibile e al contemporaneo, nella speranza che anche altre Maison possano fare lo stesso.

Cantina

Le origini di una maison leggendaria

All’origine di tutto troviamo il nome del monaco benedettino Dom Thierry Ruinart, vissuto a cavallo tra XVII e XVIII secolo, teologo e storico, ma soprattutto persona brillante, intuitiva e visionaria, che a soli 23 anni, sentendo parlare di un nuovo vino non ancora chiamato “Champagne” ma particolarmente in voga tra gli aristocratici parigini, riuscì a comprendere che quello che allora era identificato come “vin de bulles”, ovvero vino con le bollicine, avrebbe avuto un grande futuro.

Da qui ha preso le mosse la storia di quella che è la più antica Maison di tutta la regione della Champagne.
Una storia che è ufficialmente iniziata il 1° settembre 1729, quando Nicolas Ruinart, 33 anni, commerciante di drapperie in Reims come il padre e nipote di Dom Thierry Ruinart, apre il suo primo registro contabile dedicato proprio al “vin de bulles”.

champagne ruinart


Una visione pionieristica

Le prime bottiglie sono destinate ai suoi clienti tradizionali come regalo dopo l’acquisto di drappi e stoffe. Ma Nicolas è un uomo d'affari accorto e raffinato, dotato della stessa visione pionieristica dello zio Thierry Ruinart. La storia gli dà ragione: solo sei anni più tardi infatti la famiglia abbandona il commercio dei tessuti per dedicarsi al commercio dello Champagne.

L'affermazione

La Maison cresce rapidamente: dalle 170 bottiglie vendute nel 1730 si passa alle oltre 36mila del 1761, fino alla definitiva affermazione durante l’Ottocento. Uno stile che si basa sullo chardonnay e sulla sua eleganza, senza mai perdere di vista densità e volume.

Che siano Champagne Brut, Champagne Blanc de Blancs o Champagne Rosé, tutti gli Champagne targati Ruinart sono Champagne unici e riconoscibilissimi, contraddistinti da una purezza ineguagliabile, da abbinare a materie prime pregiate e che valgono assolutamente tutto il prezzo che costano.

Il presente: l'ingresso nel gruppo LVMH

Acquistato nel 1963 da Moët et Chandon, oggi parte del più grande gruppo LVMH, il marchio Ruinart continua a essere ancora adesso indiscutibilmente sinonimo dei migliori e dei più eccellenti Champagne in vendita online nell'enoteca online di Tannico.

Il prezzo dello Champagne Ruinart: quanto costa l'eccellenza?

Se parliamo di Champagne, la maison Ruinart è senza dubbio ai primi posti. Se poi parliamo di Chardonnay e Blanc de Blancs, beh, inutile starne a discutere perché Ruinart è da sempre la maison che per antonomasia produce grandissimi Blanc de Blancs. Ma i prezzi? Andiamoli a scoprire

 

Ruinart Brut: è la linea entry level, fresca e croccante. Ottima per l'aperitivo o per brindare senza pensieri. Lo stile Ruinart emerge già con delicatezza. Prezzo di partenza dai 50€ in su.

 

Ruinart Blanc de Blancs: la bottiglia di punta, qui si alza il tiro, sono solo da Chardonnay e si sente. Più complesso, cremoso, strutturato. Il Blanc de Blancs per antonomasia. Prezzo dagli 80€ ai 150€ per le etichette classiche. Oltre 200€ per i millesimati.

 

Ruinart Rosé: bouquet seducente di piccoli frutti rossi. Colore delicato, beva morbida. Prezzi che partono dagli 80€ per salire fino ai 150-200€ per i millesimati.

 

Extra Brut: la massima espressione dello Chardonnay. Minerale, lungo, vellutato. Solo per chi vuole godersi ogni sorso. Annate pregiate da collezione. Si parte dai 150€ e si va oltre i 250€ per le grandi annate.

 

Dom Ruinart: sono le grandi annate millesimate. Custodiscono la storia di Ruinart in ogni calice. Un'esplosione di complessità, da abbinare a piatti importanti, per coccolarsi. Prezzi dai 200€ ai 400€ e oltre per le annate storiche. Parliamo di vere rarità.

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