Barbaresco Asili Vecchie Viti DOCG 2019 - Roagna
Barbaresco Asili Vecchie Viti DOCG 2019 - Roagna
Barbaresco Asili Vecchie Viti DOCG 2019 - Roagna
Barbaresco Asili Vecchie Viti DOCG 2019 - Roagna
Roagna

Barbaresco Asili Vecchie Viti DOCG 2019 - Roagna

421,00 €
Esaurito
  • Annata: 2019
  • Denominazione: Barbaresco DOCG
  • Vitigno: nebbiolo 100%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Consumo ideale: 2024/2036
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Occasioni speciali
  • Giudizio di Tannico: 95pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Secondi di carne rossa, Selvaggina

Note di degustazione

Rosso granato luminoso nel calice. Intenso e complesso al naso, dove regala sensazioni di frutti rossi maturi, rose e viole, tabacco e spezie raffinate. Assaggio corposo e profondo, stupisce nella magistrale proporzione degli elementi.

Abbinamenti

Rosso sontuoso e complesso, adatto a secondi piatti a base di carni rosse e selvaggina nobile.

Barbaresco Asili Vecchie Viti DOCG 2019 - Roagna: Perchè ci piace

Il nome Asili deriva dal dialetto piemontese “Asei”, con cui storicamente venivano nominate le particelle vitate ed è uno dei vigneti storici, posizionato a sud del paese di Barbaresco. Il Barbaresco Asili Vecchie Viti DOCG 2013 è un superbo rosso prodotto con uve nebbiolo raccolte da vigne di oltre 50 anni di età. La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno grazie ai di lieviti Indigeni e si protrae per una decina di giorni. Successivamente è applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso, per almeno per 2 mesi e mezzo. Successivamente il vino è posto a maturare in una botte di rovere per 5 anni. Un grandissimo rosso, prodotto in numero limitato di bottiglie e capace di sfidare decenni in cantina.

Cantina

La Cantina Roagna si trova a Barbaresco, nel cuore delle Langhe e produce vini che sono espressione pura e autentica del territorio.

Per raggiungere questo obiettivo, ha scelto di lavorare con viti vecchie, con apparati radicali molto profondi e capaci di donare uve di grande concentrazione aromatica. I terreni sono di origine sedimentaria marina, con stratificazioni di argille calcaree alternate a marne grigio-bluastre e sabbie. L’autenticità di ogni singola e diversa espressione, deriva da minime differenze del sottosuolo. Le vigne non vengono fertilizzate, non vengono utilizzati erbicidi o pesticidi e il suolo è completamente inerbito, così che viene stimolata la biodiversità e gli apparati radicali sono spinti ad andare in profondità. I ceppi presenti nei vigneti derivano da legni di madri-viti della zona, così da mantenere una popolazione di piante eterogenea.

Nel 2012 è iniziata una sperimentazione di viti da seme, ottenuta seminando vinaccioli delle viti più vecchie per originare nuove piante-figlie e salvaguardare o addirittura aumentare la biodiversità del vigneto. In cantina, così come tra i filari, rigide e rigorose sono le regole, seguite alla perfezione, costantemente e scrupolosamente: per le fermentazioni, sono utilizzati pied de cuve con lieviti indigeni e le macerazioni sono molto lunghe, a cappello sommerso, per trasferire al vino tutto ciò che di prezioso c’è nei grappoli. Stessa filosofia viene perseguita per le fasi di invecchiamento e affinamento: i controlli sono minuziosi, e l’obbiettivo finale è sempre quello di esaltare ciò che la stagione e il territorio sono riusciti a esprimere nelle uve.

Da tutto ciò nascono vini semplicemente straordinari, tra i quali incontriamo alcune delle migliori etichette di tutto il Piemonte. Dal Dolcetto alla Barbera, si passa per il Barolo e per il Barbaresco - con quest’ultimi provenienti da alcuni dei più prestigiosi cru, come Pajè o Asili - fino ad arrivare al Barolo Chinato e alla Grappa: etichette praticamente mitiche.

vai alla scheda della cantina